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Affari di famiglia

Regia di Chris Brinker vedi scheda film

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La recensione su Affari di famiglia

di Maciknight
5 stelle

Un cast di tutto rispetto per un film decisamente classico, come ne producevano a centinaia soprattutto negli anni ’70, e pur essendo una produzione recentissima, non si discosta quasi per nulla dai classici del genere retrodatati. Un poliziesco dignitoso ed abbastanza scorrevole nella narrazione

Un cast di tutto rispetto per un film decisamente classico, come ne producevano a centinaia soprattutto negli anni ’70, e pur essendo una produzione recentissima, non si discosta quasi per nulla dai classici del genere retrodatati. Un poliziesco centrato su un criminale finito in carcere, col rischio di doverci rimanere troppo a lungo, che per poter rivedere la famiglia accetta di collaborare con un tenente di polizia tutto d’un pezzo, proprio come lui. Seppur operando in ambiti diversi, sono comunque persone moralmente oneste, dotate di saldi principi e che si mettono in gioco rischiando tutto, gente per cui la parola data è sacrosanta e la fiducia riposta non deve essere tradita. L’organizzazione malavitosa cui appartiene il carcerato è di una certa importanza, per cui oltre ai più alti livelli della magistratura di stato (Louisiana) si aggregano anche i federali nell’operazione, i quali sono di tutt’altro stampo, individui mediocri e con incompetenza ed approssimazione che comprometteranno l’intera operazione, provocando la morte dei famigliari del neo informatore. A quel punto scatta il meccanismo ben oliato della vendetta, cui anche il tenente partecipa, con immancabile massacro finale. Sono trame talmente scontate che non rivelo praticamente nulla e non rovino certo alcuna sorpresa. Il valore aggiunto di questo film, che lo rende quantomeno sufficiente e degno di una visione, è solo il cast, la recitazione, il tratteggio dei protagonisti, lo stile narrativo ed espositivo, e l’insolita descrizione dei federali come degli incompetenti, mentre generalmente sono osannati dalle produzioni americane. Sono messe bene in rilievo anche le molteplici difficoltà che sorgono quando si devono coordinare tra loro agenzie ed istituzioni giudiziarie diverse, spesso in competizione se non in conflitto tra di loro, che spesso finiscono per gestire pessimamente gli interventi. E’ forse l’aspetto più peculiare della pellicola, rispetto alle altre, il mettere in dubbio la professionalità ed efficienza possedute dalle agenzie federali, che combinano guai a cui poi devono porre rimedio le forze dell’ordine locali, una specie di ribaltamento dei ruoli rispetto agli standard cinematografici. Un classico dignitoso, non particolarmente brillante, ma che intrattiene senza rimpianti.

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