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Il segreto del suo volto

Regia di Christian Petzold vedi scheda film

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La recensione su Il segreto del suo volto

di EightAndHalf
7 stelle

Avvicinando gli Occhi senza volto di Franju nell'inizio a una rivisitazione capovolta dell'intreccio del Vertigo hitchcockiano e delle dinamiche umane fassbinderiane di univocità del rapporto umano, quello dove normalmente trionfa il diritto del più forte a discapito del più debole (quella condizione in cui l'unica possibile relazione di coppia è quella di sfruttatore e sfruttato), lì, con uno stile sobrio che caratterizza già da tempo la filmografia di Christian Petzold, sta Il segreto del suo volto, dramma che rifugge le tentazioni del thriller per allungare lo sguardo su uno smarrimento di identità che si fatica a colmare, accentuato dal trauma di una guerra mondiale appena finita, sottolineato dalle macerie umane che più che lo sfondo riempiono i cuori e gli umori. Nelly vaga per i resti dei vecchi edifici di Berlino con una camminata storta e irriconoscibile, con quel viso stravolto dalla chirurgia plastica che comunque quel volto l'ha salvato, con il desiderio bruciante di rivedere il marito Johannes, nonostante la donna che l'ha salvata - probabilmente una parente, o un'amica - le sconsigli vivamente di farlo siccome presume che Johannes abbia tradito Nelly e data in pasto alla polizia nazista. Ma l'amore acceca qualsiasi buonsenso, e Nelly trova finalmente il marito disposta ad accettare qualsiasi suo comportamento.

 

scena

Il segreto del suo volto (2014): scena

 

La follia germina facilmente nelle vite traumatizzate dei due protagonisti distrutti dalla guerra: come spiegare sennò l'assoluta ostinazione con cui Johannes non riconosce la moglie? La voce (considerando che lei era una cantante), la camminata, i modi di muoversi, sembrerebbero tutte cose sufficienti perché lui la riconosca, ma così come lei si aspetta che il sentimento possa ristagnare in lui dal passato e aprirlo alla nuova consapevolezza, così noi ce lo aspetteremmo. E niente di questo avviene. Il trauma si mischia dunque alla follia, all'autoconvinzione, quasi all'autopunizione. Simile quella di lui a quella di lei, sebbene meno evidente: lui non apre gli occhi né vuole aprirli, incapace di dare credito alle sensazioni e alle emozioni, autoinfliggendosi la convinzione di essere interessato solo al denaro (cosa probabilmente - terribilmente - vera); lei non riesce a fargli aprire gli occhi, nonostante gli indizi, nonostante le prove concrete, e quando è proprio l'amore forse un tempo vissuto insieme a poter essere il motore della scoperta, per lui, sarà la vista e un piccolo evento a scatenare la rivelazione, quasi una fatalità involontaria, e nonostante Nelly si sia offerta anima e corpo a un uomo che nulla merita e per nulla si salva, alla fine lei stessa è costretta a confrontarsi con un terribile fallimento. 

 

Ronald Zehrfeld, Nina Hoss

Il segreto del suo volto (2014): Ronald Zehrfeld, Nina Hoss

 

Petzold costruisce un film di notevole fattura, in cui l'estetica raffinata e mai patinata regala un background d'epoca davvero notevole (suggestive le camminate notturne per le strade distrutte di Berlino). Nina Hoss, che offre alla pari del comprimario maschile, Ronald Zehrfeld, un'interpretazione magistrale e catatonica che vibra e pulsa sotto la scorza, è il corpo plasmabile dalla luce di Petzold che la contempla spesso di spalle, dietro degli oggetti che le dimezzano la faccia (l'immagine di locandina è una sequenza a tal proposito emblematica), scura e circondata dal bordo bruciante di luce intorno al suo corpo immerso nelle tenebre, là dove il volto non si vede e può assumere i più svariati misteriosi connotati. Con lo giusto sfruttamento del fuoricampo e del chiaroscuro, Petzold alterna attimi altissimi ad altri un po' più piatti, offerti a capo chino alla trama (che sfiora i toni melodrammatici senza mai davvero adottarli né compiacendosene). E la doppiezza e l'ambiguità dei protagonisti, in particolare di Nelly, finiscono per diventare chiave di lettura per l'introspezione di personaggi e di un personaggio in particolare che, ebreo tedesco, nemico involontario del proprio paese, nonostante il totale disinteresse per la causa ebraica, si ritrova immerso in infinite contraddizioni che trovano una sintesi nel concedersi amoroso totalizzante a una causa affettiva già persa, al limite della follia e del masochismo. Nessuno esce vivo dalla guerra, l'insofferenza politica è insabbiata da reticenze che solo in pochi riescono a fugare (quei pochi che poi non ce la fanno più...), e sulle foto ingiallite di ogni essere umano prima della guerra è destinata a trovarsi volenti o nolenti la croce della morte sopraggiunta.

 

locandina

Il segreto del suo volto (2014): locandina

 

Dopo il deludente Jerichow e il freddo La scelta di Barbara, ci auguriamo che Il segreto del suo volto sia uno step, nella filmografia di Petzold, che inauguri un cinema più umorale e meno ostentantemente rigoroso con cui prima il regista non riusciva a lasciare e ad imprimere nulla nella memoria dello spettatore.

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