Noir senza colpi di scena... molto interessante la trama ma piatta nello svolgersi. Troppo troppo lungo.

Noioso e senza parti da ricordare.voto.1.

3O minuti prima di staccare la spina? G(iovane) M(armotta)2016 meriterebbe una decorazione dal Gran Mogol! Settimana da cassare, se non ci fossero stati Almodovar, Olmi e Stefano Savona.

Antispettacolare e riuscito studio di caratteri con Isaac che gareggia con il giovane Al Pacino

Un'impresa in ascesa di camionisti è diventata molto scomoda per i concorrenti del settore.

Noioso e non decolla mai Storia banale Voto 5,5

Un soft thriller con una tensione crescente . La storia semplice senza sorprese , regia buona. Attori bravissimi e anche belli sia Isaac che la Chastain. voto 6

Noir lento e impegnativo, ma di notevole spessore. Siamo a New York all'apice della violenza. Un imprenditore con un passato non perfetto cerca una via di rettitudine in un mondo corrotto e spietato.

In realtà, la "violenza" del 1981 rappresentata è niente in confronto a quella degli anni successivi. Oggi nemmeno in un telefilm per bambini manca il morto ammazzato, che in questo film non c'è. La bellezza della Chastain non basta a far decollare la storia. Bella l'ambientazione e la fotografia quasi virata. Voto 6.

Bel film, bella la fotografia,bravi gli interpreti

Mi capitano tutti così ultimamente: come questo, film molto carini ma perdibili.

Mi stupisce la valutazione .... che mi ha attratto alla visione...almeno fino alla prima mezz'ora...poi "a Cesare quel che è di Cesare" e ho "staccato la spina". Inguardabile!!!

Come reagirà quindi l’imprenditore emergente in quell’ambiente di lupi? Lui che ha fatto una bandiera della sua vita la correttezza fiscale e amministrativa? È questa l’indagine anche psicologica che interessa al regista, che con stile personale ci ricorda il filone dei migliori crime-movie metropolitani dei registi storici.

tra i migliori prodotti cinematografici degli ultimi anni questo a most violent year, ma perché sempre storpiare i titoli in italiano, si beve in un bicchiere d acqua una miriade di polpettoni che trattano di famiglia e american dream con una regia tesa e perfette e due interpreti divini.la castain attualmente la migliore sul mercato.bello

Più interessato a costruire l'epica minimalista di una virtù eroica in un mondo dominato dalla violenza e dalla sopraffazione che a restituirci il quadro di un credibile spaccato metropolitano, il film sembra mettere in stallo i suoi diversi fronti trascinandosi verso un finale in cui i nodi si risolvono quasi senza il contributo dell'azione.

Meglio tardi che mai. Viene finalmente distribuito in sala anche in Italia "A Most Violent Year": per "affossare" il suo potenziale successo commerciale, lo hanno intitolato "come peggio non si può": o quasi. Non date retta al titolo italiano. Please, se è uscito dalle vostre parti, andate a vederlo. Trust me.

Tutto molto curato, tutto molto patinato, tutto molto serioso, tutto molto insipido. Tutto un "vorrei ma non posso", "vorrei ma non sono capace" "vorrei ma non sono Scorsese/Coppola/DePalma". Certo, a parte una fotografia da rivedere, il film non ha veri e propri "difetti". Ma dopo un paio di giorni, Jessica Chastain è l'unica cosa che ricorderete.

Un noir al tempo stesso classico e innovativo, fuori dai generi codificati, per uno dei registi più interessanti attualmente in circolazione.