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Mia madre

Regia di Nanni Moretti vedi scheda film

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La recensione su Mia madre

di AndrewTelevision01
8 stelle

Nanni Moretti, Margherita Buy

Mia madre (2015): Nanni Moretti, Margherita Buy

Avete mai provato la sensazione di perdere un parente, qualsiasi situazione si trovi? O magari, in questo caso, di vederlo in una situazione piuttosto drammatica? Il ruolo di Nanni Moretti, regista che stimo ogni giorno di più, in questo film si basa nell'incoraggiare la sorella protagonista, Margherita (Margherita Buy), nel trovare le forze di andare avanti in questo brutto periodo, segnato da delusioni e situazioni complicate, sia in ambito lavorativo (fa la regista di un film basato sul lavoro), sia in ambito familiare (mantiene sua figlia, che non vede quasi mai). Giovanni è il personaggio interpretato da Moretti (si vede in qualche scena in tutta la durata del film, per dare più spazio alla Buy): un fratello premuroso riguardo la salute della madre Ada (Giulia Lazzarini), quale ricoverata in ospedale per via di insufficienza cardiaca. Uno dei personaggi principali del film di Margherita è intepretato da Barry Huggins (John Turturro), un attore statunitense che ha lavorato per trent'anni in oltre cento film, quale si vanta di aver lavorato con Stanley Kubrick, ma che non si ricorda nemmeno più di una battuta del copione. Il film vuole esprimere la rabbia che pervade il periodo di infelicità di Margherita, che si ritrova a dover badare a tutto, finendo per avere una crisi di nervi il più delle volte.

Margherita Buy, Giulia Lazzarini

Mia madre (2015): Margherita Buy, Giulia Lazzarini

Io non capisco le critiche negative al film, non che non ne debba avere, ma la maggior parte son fondate su questa frase: "Moretti non sa cosa significa perdere una madre". Non c'è cosa più sbagliata nel mondo: Moretti ha descritto perfettamente cosa si prova, specialmente in un periodo difficile, dettagliando le caratteristiche della protagonista Margherita, nel perdere una madre o comunque un parente molto stretto della famiglia. Il film ha vinto due David di Donatello (miglior attrice protagonista a Margherita Buy e miglior attrice non protagonista a Giulia Lazzarini). Un momento molto cupo, ma veritiero del film è proprio quando l'ex marito di Margherita le rileva il motivo per il quale la gente la evita: proprio per il suo carattere. Margherita possiede un unico carattere del film, che si distacca completamente dai sorrisi e si avvicina di più alla depressione, ma rispetto ad altri film dove vi è questo carattere, la Buy è in grado di cambiare emotività proprio perché lo stress del suo personaggio gli obbliga di farlo: ella pensa ai vari problemi che pervadono la sua vita, e un altro motivo per capire il suo carattere è il genere del film, ovvero il drammatico, che da quasi sempre ha accompagnato la carriera di Moretti, che in questo film è stato poco più che trasparente, poiché ha deciso di lasciare quella sua traccia (di cui tutti ne avremmo conosciuto le capacità) in poche scene in cui lui è presente.

È in questi momenti che sono fiero di essere italiano, cinematograficamente parlando.

8.

 

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