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Lo specchio della vita

Regia di Douglas Sirk vedi scheda film

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La recensione su Lo specchio della vita

di steno79
9 stelle

Ultimo film diretto per il cinema dal maestro del melodramma Douglas Sirk, che in seguito girerà solo alcuni cortometraggi in tedesco che però in Italia non conosce nessuno (in uno di questi cortometraggi appare come attore anche il regista Fassbinder, fervente ammiratore di Sirk). E' un melodramma al femminile che racconta in parallelo la storia di due madri, un'attrice che ottiene il successo in campo professionale ma trascura il rapporto con la figlia, non accorgendosi di un'infatuazione di quest'ultima per lo stesso uomo di cui lei si innamora; la governante di casa, invece, ha problemi con la figlia perchè la ragazza non accetta la sua razza, in quanto è una "nera di colore bianco" che vorrebbe farsi passare per bianca. Il film è il remake di una pellicola degli anni Trenta diretta da John Stahl e interpretata da Claudette Colbert: rispetto al film precedente, è decisamente più efficace, più commovente e più curato nella veste formale (l'accesa fotografia in Technicolor ne rappresenta uno dei principali pregi). Inevitabilmente, fra i due principali assi narrativi si crea un certo squilibrio, e bisogna riconoscere che a lasciare il segno è soprattutto la vicenda di Sarah Jane che non accetta la sua razza e, per motivi di convenienza, vorrebbe spacciarsi per quello che non è: è una testimonianza per molti versi ancora agghiacciante sugli effetti distruttivi del razzismo e dell'intolleranza, che potrebbe essere estesa anche ad altri tipi di discriminazione e che resta attualissima ancor oggi. La vicenda di Lana Turner e del suo rapporto con la figlia Sandra Dee può apparire un pò frivola a paragone, ma la direzione accorta di Sirk sa conferirle la giusta credibilità, se non proprio la stessa risonanza emotiva; è indubbio, comunque, che si tratti di una delle migliori performances della Turner, appena uscita dallo scandalo dell'uccisione del gangster Johnny Stompanato, suo amante, di cui si accusò la figlia, anche se molti credono che fu lei stessa ad ucciderlo. Il finale con il funerale della governante e la conversione tardiva di Sarah Jane resta senz'altro una delle sequenze "strappalacrime" più famose della storia del cinema, ma è ancora molto bella da guardare a tanti anni di distanza.

voto 9/10

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