Regia di Blake Edwards vedi scheda film
Il film viene considerato come un sequel della "Pantera Rosa" del 1964 in cui, nel contesto di una sofisticata commedia, irruppe di prepotenza un persohaggio capace di tenere la scena: l'ispettore Clouseau. I film successivi, a cominciare proprio da questo, non possono essere considerati una evoluzione della "Pantera Rosa", ma una continuazione del personaggio dell'ispettore Clouseau. A sostenere l'irresistibile comicità di Peter Sellers vengono creati dal mago Blake Edwards due nuovi personaggi che ritroveremo nei successivi film: il commissario Dreyfus, presuntuoso, paranoico,corroso dall'invidia in quanto, pur reputando Clouseau un deficiente, ha paura che con ragionamenti contorti e devianti possa comunque arrivare alla soluzione del caso (a mio avviso non solo non è un personaggio amato, ma è troppo spesso ripetitivo). L'altro è il domestico Kato, costantemente incapace e soprattutto inopportuno. Penso che nel film sia ben caratterizzato anche un terzo personaggio: Ercole, l'assistente di Clouseau, silenzioso e molto paziente, più razionale del suo principale. Il regista con spigliata e variegata capacità e con una felice e confusionaria presenza di figure minori, offre scene di irrefrenabile comicità: l'interrogatorio della sospettata Maria, la messa a punto dei dati certi dell'indagine, le scene con il ricco Ballon (un George Sand non eccessivamente brillante) nella sala di biliardo, tutte le sequenze cult nel campo nudista (memorabili), I tentativi ripetuti di Dreyfus di farlo fuori ed il finale nella casa di Ballon. Nonostante il tono frenetico e frivolo si avverte in cerpi momenti una certa stanchezza creativa (come il riutilizzo della gag del mappamondo). L'esperimento di continuare l'atmosfera magica della "Pantera Rosa" si può considerare solo parzialmente raggiunto, nonostante che l'humor (mai sguaiato e sempre presente e funzionante) ed il ritmo, senza pari, siano di grande effetto. Buona la scenografia. Estremamente effficace e funzionale la recitazione. Eccellenti le musiche di Mancini (il Moricone americano). Complessivamente molto divertentente ma...voto 7
In una casa signorile in cui una miriade di personaggi si muovono di notte per fugaci interludi amorosi, si odono 4 spari e lo chaffeur viene trovato morto in una stanza chiusa dall'interno ove viene trovata una cameriera con una pistola fumante in mano ed un bernoccolo sulla fronte.Le indagini, affidate, tolte, riaffidate e ritolte e riaffidate all'ispettore Couseau, attraverso avventure e disavventure clownesche giungono felicemente alla conclusione del caso.
Un Mancini in stato di grazia
Blake Edwards, grande ed intelligente regista che ha firmato opere indimenticabili, anche in questi film si dimostra capace ed inventivo, ma forse non è al meglio delle sue capacita, forse per colpa degli screenplay
Inpeccabilmente ricco di humor si presta senza risparmio a collaudare una figura dalla vis comica irresistibile
Bella e sornione, furba, capace di dare spessore all'ingenua cameriera sospettata del delitto
Personaggio nuovo non riesce tuttavia a crearne le caratteristiche con sufficiente capacità.
Nè bene, nè male
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