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Il libro della vita

Regia di Jorge R. Gutierrez vedi scheda film

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La recensione su Il libro della vita

di andry10k
8 stelle

scena

Il libro della vita (2014): scena

 

L'opera prima dell'animatore messicano Jorge R. Gutierrez è un film riuscitissimo, che fonde l'animazione in cgi con una storia tutta intrisa di tradizione del proprio paese. Tutto parte dalla famosa festa del Dia de Los Muertos, il loro 2 Novembre, con la quale i messicani cercano di esorcizzare la morte e le loro perdite più care. Fin dall'inizio viene pero' fatta una distinzione molto originale tra la terra dei ricordati, una specie di paradiso quasi, in cui le anime dei defunti che hanno qualcuno che non li ha dimenticati lassù, continuano a divertirsi e si ritrovano tutti in questo straordinario e coloratissimo mondo dove continuano a "vivere" nella felicità, e la terra dei non ricordati, nel quale le anime dei defunti dimenticati vagano in solitudine in un posto desolato e triste. La vicenda è una storia del libro della vita e viene raccontata da una guida di un museo a dei bambini in gita scolastica. Il macguffin vero del film pero' è la scommessa che fa partire tutta la vicenda, una scommessa tra i due "Dei" per cosi' dire che governano i due regni dei morti, che decidono di "giocare" sulla vita di questi tre ragazzini, due bambini amici per la pelle, uno più coraggioso e sicuro di se e l'altro più sognatore, innamorati pazzi di questa bellissima e grintosa ragazza.

 

scena

Il libro della vita (2014): scena


Ci ritroviamo quindi molti anni dopo, con i protagonisti ormai grandi, a seguire questa storia d'amore, nella quale il bello è proprio il fatto che questi due dei non siano solo di secondo piano, ma che interferiscano, soprattutto quello più "cattivo", nella storia e con i nostri protagonisti. Il film quindi partendo da questa originale idea è tutto da scoprire, per il ritmo alto che tiene, le numerose invenzioni geniali e i colpi di scena che si susseguono continuamente ma va consigliato soprattutto per la veste grafica con il quale è realizzato. Infatti la storia intrattiene ed è originale, ma non regala particolari risate a noi più grandicelli (eccetto la vecchietta di casa Sanchez che è strepitosa). Un titolo sicuramente indimenticabile e da non perdere per come è stato creato questo mondo e i suoi personaggi, con un stile unico nel genere, i protagonisti sembrano quasi delle marionette (e ci sta visto che è una storia raccontata dentro la storia) e ogni inquadratura, ogni pixel è veramente magnifico. I colori poi sono la cosa che risalta di più, e riesce a prendere tutto il bello e il magnifico della cultura messicana e mettercelo davanti agli occhi, in un'esplosione di colori, di movimenti e di piccole cose veramente incredibili per come sono state realizzate. Importante anche il modo con il quale vuole esorcizzare la morte, considerandola cosa quasi di poco conto, perchè se non vieni dimenticato è quasi come se continuassi a vivere in un certo senso. Il messaggio e molto educativo per i più piccoli è quello dato proprio dal "Libro della vita", il film ci insegna che per quanto ci giochino sopra, non potra esistere poichè ognuno si scrive le proprie pagine, come fa proprio Manolo, il nostro protagonista sognatore, che per tutto il film abbiamo visto rinnegare la sua passione, sotto il peso dell'eredità portata dalla sua famiglia. Imperdibile non fatevelo scappare, educativo, importante e meraviglioso visivamente.

 

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Il libro della vita (2014): scena

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