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Boyhood

Regia di Richard Linklater vedi scheda film

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Tato88

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La recensione su Boyhood

di Tato88
7 stelle

L'operazione è immane, ma non si nota. Questo è un bene, ma anche un male. Il buon spettatore che si è informato sa della peculiarità di questa pellicola (12 anni di riprese) e cerca di trovarne traccia per tutti i 164 minuti di durata, finendo immancabilmente per distrarsi. Solo a livello tematico viene accennato qualcosa verso il finale, ma per il resto il film sembra prendere direzioni narrative casuali e risulta per tanto un po' dispersivo. Ma forse è proprio questo il punto: seguire la crescita di un ragazzo, gli sviluppi familiari e sentimentali, raccontandola con la sincerità incerta del documentario e la ricostruzione puntuale della finzione. Si sente un po' la pesantezza di certi blocchi dialogici che scandiscono le varie fasi della vita (e delle riprese) nonostante siano sapientemente alleggeriti dalla spontaneità del montaggio e dalla regia omogenea (decisamente meritevole dell'orso). Indubbio è che se quello che cercate è una grande riflessione sui massimi sistema della vita stile “Tree of Life”, si rischia di rimanere delusi. Paradossalmente sembra che gli aspetti più interessanti del film siano quelli che non riguardano Mason (che a essere sinceri ha una vita davvero poco interessante), tipo il lento e progressivo sviluppo tecnologico (dai Nokia agli iPhone e tablet), sociale (da Bush ad Obama) e culturale (dall'uscita del sesto libro di Harry Potter a Lady Gaga), a cui sono dedicate brevi inquadrature o piccole sequenze più che altro finalizzate a una collocazione temporale piuttosto che a un più interessante studio antropologico.

In definitiva direi che l'esperimento è riuscito alla grande da un punto di vista formale e soprattutto produttivo, ma non da quello narrativo. Se quest'ultimo aspetto è dipeso dall'aver seguito fedelmente le vere esperienze del ragazzo e non da una sceneggiatura traballante scritta dodici anni fa, allora non possiamo darne colpa a Richard Linklater. Ha solo puntato sul cavallo sbagliato. 

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