Regia di James Marsh vedi scheda film
Per un appassionato che ha letto tutti i suoi libri fa un certo effetto vedere la trasposizione su pellicola della vita di quella che è stata una fra le migliori intelligenze che il genere sapiens abbia mai prodotto, dal Big Bang ad oggi. E, per di più, nostro contemporaneo.
Un'opera profonda, volutamente non troppo scientifica (sarebbe stato un documentario per pochi), toccante proprio per la condizione fisica, sempre più straziante, del protagonista interpretato da un Redmayne capace di una performance mai vista, assolutamente stratosferica.
Il mio giudizio è di parte, lo ammetto, ma il consiglio è spassionato e imparziale: guardatelo e riguardatelo con attenzione e, durante la visione, tenete a mente che quella persona esiste, non è frutto di fantasia. Di più, esiste e, a dispetto delle sue condizioni (e proprio qui sta il contrasto che rende il tutto unico), la sua mente è tuttora, ed è stata capace in passato, di ragionamenti e astrazioni che in rare occasioni l'universo aveva precedentemente concesso in virtù di quel suo evolversi da materia inanimata fino a quell'insieme di materia organica, cosciente e pensante a noi famigliare: l'uomo.
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