Quarant'anni dopo la strage che ne distrusse la famiglia, il boss don Alberto vuole vendicarsi e prendere il controllo di Cosa Nostra sterminandone la "cupola"...
Note
Film diseguale, ma che tutto sommato appassiona per l'azione che si scatena senza un attimo di tregua.
Terza cooperazione Michael Winner – Charles Bronson per un poliziesco teso, duro e violento, eppure non privo di tocchi di humour. Interessante il plot e non banale il modo in cui viene presentata la società americana post-sessantottina. VOTO: 7
Mollato dopo 30 minuti…
Inizio con continui salti di scena, col risultato
che non si capisce niente.
Peccato perché, anche se un po’ ingessato,
Bronson sembrava discretamente in forma.
Voto 4
Sia Bronson che i polizieschi di Eastwood dono sempre criticati di essere reazionari e quant'altro,io mi diverto ...e poi perche' la polizia non debba usare metodi violenti contro una malavita che non lavora certo con i fiori in mano ed e' sempre piu' organizzata e ultraviolenta.
Modi spicci, sganassoni, sanguinose esecuzioni, tutto nello stile del periodo. Da notare l'intreccio, più curato della media di questi film, merito anche dell'origine del soggetto: un romanzo.
Il tenente Lou Torrey è allontanato dalla polizia di New York a causa dei suoi metodi violenti. Trovata una collocazione a Los Angeles, e' costretto a tornare nella "Grande Mela" per seguire un'indagine sull'omicidio di un trafficante di droga, nel quale è implicato Al Vescari, anziano capofamiglia di una cosca italo-americana in cerca di vendetta per fatti di sangue di… leggi tutto
Charles Bronson divenne una star del cinema d'azione statunitense dopo esser stato un comprimario di successo:si specializzò in ruoli in cui la canna della sua pistola parlava per lui,e chi gli si opponeva(ovviamente carognoni della peggior risma) spesso stramazzava al suolo con almeno un paio di proiettili in corpo."L'assassino di pietra",action-movie con perlomeno un buono spunto di… leggi tutto
Il tenente Lou Torrey è allontanato dalla polizia di New York a causa dei suoi metodi violenti. Trovata una collocazione a Los Angeles, e' costretto a tornare nella "Grande Mela" per seguire un'indagine sull'omicidio di un trafficante di droga, nel quale è implicato Al Vescari, anziano capofamiglia di una cosca italo-americana in cerca di vendetta per fatti di sangue di…
Dopo “Chato” e “Professione assassino”, torna Michael Winner a dirigere quello che potrebbe a tutti gli effetti definirsi il suo attore feticcio, Charles Bronson, in un poliziesco teso, duro e violento, figlio in pratica del “Dirty Harry” di Don Siegel e Clint Eastwood. Questa volta il personaggio principale è il detective Lou Torrey (Bronson,…
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Commenti (6) vedi tutti
Terza cooperazione Michael Winner – Charles Bronson per un poliziesco teso, duro e violento, eppure non privo di tocchi di humour. Interessante il plot e non banale il modo in cui viene presentata la società americana post-sessantottina. VOTO: 7
leggi la recensione completa di marcopolo30Mollato dopo 30 minuti… Inizio con continui salti di scena, col risultato che non si capisce niente. Peccato perché, anche se un po’ ingessato, Bronson sembrava discretamente in forma. Voto 4
commento di FabiousSia Bronson che i polizieschi di Eastwood dono sempre criticati di essere reazionari e quant'altro,io mi diverto ...e poi perche' la polizia non debba usare metodi violenti contro una malavita che non lavora certo con i fiori in mano ed e' sempre piu' organizzata e ultraviolenta.
commento di ezioBuon film-Senza compromessi, duro thriller d'azione con un brutale Bronson-
commento di wang yuUn thriller tipico dei anni settanta ben fatto e con protagonista granitico. Il finale è consigliato ai fan del cinema d'azione.
commento di IGLIModi spicci, sganassoni, sanguinose esecuzioni, tutto nello stile del periodo. Da notare l'intreccio, più curato della media di questi film, merito anche dell'origine del soggetto: un romanzo.
commento di movieman