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Midnight Special

Regia di Jeff Nichols vedi scheda film

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Barone Cefalu

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Midnight Special

di Barone Cefalu
7 stelle

È un film difficile da giudicare l'ultimo di Jeff Nichols, regista e scrittore di Shotgun Stories, Take Shelter e Mud. In quest'ultimo lavoro accentua la visione fantastica di Take Shelter, marcandone i tratti fino a fare una netta incursione nel genere (o generico) filone fantascientifico.  

Un bambino dotato di sbalorditivi superpoteri, giudicato da alcuni (il pastore di una comunità di un misterioso Ranch) un nuovo messia, e dall'FBI un'arma pericolosa capace di captare e decodificare codici, oltre alla facoltà di poter annientare satelliti col solo sguardo (ma non c'entra la sfiga sovraumana di Richard Burton ne Il tocco della Medusa!), di notte in quanto il bambino è vulnerabile all'esposizione solare, viene scortato da due uomini ed aiutato da alcuni dissidenti del misterioso Ranch verso fantomatiche coordinate captate dal bambino.

 

Il comparto di attori è ben riuscito e di prim'ordine, oltretutto già collaudato, infatti troviamo tra gli altri l'onnipresente Michael Shannon, Joel Edgerton, e Sam Shepard, nel ruolo del pastore.

Quel che potrebbe convincere meno, come evidenti ingenuità di sceneggiatura e soprattutto la volontà da parte del regista di mantenere un'aura di mistero attorno alla storia, ad una prima lettura potrebbero risolversi banalmente in una sequenza di déjà vu alla lunga stancanti.

Infatti durante la visione sono tanti i film che mi sono venuti in mente, partendo da Incontri ravvicinati del terzo tipo ad E. T., da Superman a D.A.R.Y.L., da Un poliziotto extraterrestre poco extra e molto terrestre a The Host di Niccol al videoclip Titanium di David Guetta realizzato da David Wilson. Ma il film di Nichols si mantiene lontano dal voler dare qualsiasi spiegazione, sceglie una pericolosa strada al margine, tra il mistero e la voragine del cliché fantascientifico, per poi saltarci dentro a piè pari.

 

Midnight Special è anche, e soprattutto, un film sull'eredità dei nostri figli, sull'illusione di un futuro migliore, pacifico. Com'è possibile proteggere ed isolare le nuove generazioni dal bombardamento mediatico conservando il sogno di un futuro, di un ottimismo che oggi è andato perso? Sono grotteschi e simbolici gli occhialini da piscina che Alton indossa per offuscare la vista, per conservare il suo sguardo pieno di luce e di forza, o le cuffie per non esser ossessionato dalle continue notizie di delitti, complotti, guerre. É la storia della tenacia di un padre adottivo nel voler conservare questa speranza, speranza che erediterà come si vedrà negli ultimi istanti, accompagnato da un ex poliziotto in una fuga notturna. La notte non è solamente quando Alton è meno vulnerabile, ma è il momento del silenzio, in cui una parte del mondo si ferma ed anche i conflitti sembrano momentaneamente placarsi. 

La fuga sarà contrastata sia da una comunità di cattolici, forti della loro interpretazione e delle proprie dottrine, in una visione di un futuro liberato dalla conversione, e da un nuovo avvento, ma anche dai poteri forti del governo e della stratocrazia americana, dove è il dominio, lo sfruttamento, lo sterminio a costituire politica d'espansione e sopravvivenza, dove le nuove generazioni rappresentano le braccia per il conseguimento di questo fine. 

Infine, e mi piace particolarmente vederla così, è come se il regista avesse voluto togliere quell'aura sacra (vedi Superman) o pseudo militare (vedi gli eroi Marvel) per restituire al mondo un sogno più puro e pacifico, quello che quaranta anni fa era capace di raccontarci Spielberg col suo cinema.

Midnight Special marca la metafora, già vistosamente presente in Take Shelter, film osannato ma che per mio gusto ritengo il gradino più basso del regista proprio per la mancanza di sottigliezza, di eleganza nel raccontarla, o meglio, che priva il pubblico della possibilità di intuire il disagio dei protagonisti, ma rispetto a questi Midnight Special ha un ritmo sicuramente più elevato. Continuo a preferire il magnifico Mud, film dall'equilibrio perfetto nel raccontare i luoghi ed i personaggi del Dixieland, delle "Terre del Sud", ideale proseguimento della sua opera prima, Shotgun Stories. Ma secondo me l'ultimo film di Jeff Nichols, regista interessante e sensibile, è comunque un film davvero apprezzabile se è possibile riconoscere i significati ad un primo impatto meno evidenti, che rendono l'aspetto fantastico solamente un involucro per raccontare una storia contemporanea.

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