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Guardiani della Galassia

Regia di James Gunn vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Guardiani della Galassia

di ethan
8 stelle

Nell'incipit si assiste alla morte di una donna, e madre, con la sofferta presenza del figlio di lei al suo capezzale; con un stacco, c'è un'ellissi di 26 anni e vediamo l'allora bambino che, diventato un adulto di nome Peter Quill (Chris Pratt), in giro per la Galassia, ruba a ritmo di musica un oggetto, l'Orb, e scappa.

Sulle sue tracce viene mandata una temibile killer, Gamora (Zoe Saldana) che si reimpossessa dell'Orb ma sulla sua strada trova la mal assortita coppia di cacciatori di taglie formata da Rocket (a cui presta la voce in italiano Christian Iansante e in originale Bradley Cooper), un procione dotato di grande furbizia e dalla loquacità incontenibile, e da un uomo-albero gigantesco, all'apparenza un po' tonto, che continua a ripetere il suo nome cantilenando il mantra: ''Io sono Groot'' (Vin Diesel e Massimo Corvo).

Tutti e quattro i contendenti la preziosa sfera vengono presto arrestati e condotti nel carcere di massima sicurezza, dove fanno la conoscenza del brutale Drax (Dave Bautista) e, dopo qualche problema di 'convivenza', fanno forza comune per tentare la fuga: da qui re-inizia l'avventura, con una serie incredibile ed incessante di colpi di scena.

'Guardiani della galassia' costituisce per me un'altra gradita sorpresa nel sottogenere (poco frequentato) dei supereroi, che tanti titoli ha visto sfornare nelle ultime stagioni un po' da tutte le principali major americane, grazie alla sapiente regia di James Gunn, che immette nel plot, basato su personaggi dei fumetti della Marvel, scritto per lo schermo dal regista stesso in coppia con Nicole Perlman, 'esperta' del ramo, robuste dosi di una sana (auto)ironia che, abbinata ad un innato senso della narrazione, fanno del film uno dei migliori prodotti delle ultime stagioni al cinema e una specie di risposta in anticipo di un anno sulla ripartenza della saga di Star Wars, che affronta temi simili - lotte spaziali tra fazioni opposte, contrapposizione tra bene e male - senza quella pomposità e estrema seriosità vista di recente nell'episodio VII della serie ora di produzione Disney.

Vero punto di forza sono le caratterizzazioni dell'eterogeneo e squinternato quintetto di eroi: dal protagonista Peter Quill, reso con aderenza e fisicità da Chris Pratt, alla letale Gamora, con Zoe Saldana che si dimostra ancora a suo agio in un coté futuristico, passando per Dave Bautista, la cui possanza fisica e irruenza, una sorta di Ben Grimm - La Cosa de I Fantastici Quattro, è qui meglio sfruttata che nel recente 'Spectre', per arrivare alla 'strana coppia' Rocket-Groot, con il primo sempre con la battuta pronta e svelto di pensiero ed il secondo, dalle parvenze di un idiota, ma, alla fine, capace di un gesto sacrificale che salva tutta la truppa, stavolta esclamando: ''Noi siamo Groot''.

Un gioiello supereroistico.

Voto: 8.

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