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This Is Where I Leave You

Regia di Shawn Levy vedi scheda film

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La recensione su This Is Where I Leave You

di supadany
4 stelle

Commedia corale scandita da rintocchi non solo comici, ma obiettivamente da un regista come Shawn Levy non ci si poteva aspettare un radicale cambio di rotta che sarebbe stato necessario considerando che fin qui si era cimentato solo con registri leggeri sempre in fuga da qualsiasi sorta d’impegno.

Automaticamente ne deriva che se gli spunti comici rientrano in uno svolgimento ordinario, con i tribolamenti famigliari non si va molto lontano.

Poco tempo aver trovato sua moglie a letto col suo capo, Judd (Jason Bateman) viene richiamato a casa da sua madre (Jane Fonda), assieme a fratelli e sorelle, per il funerale di suo padre.

Rispettando la tradizione, come da volere del defunto, dovranno trascorrere sette giorni insieme nei quali ne succederanno di tutti i colori, ognuno infatti ha i suoi problemi che da troppo tempo ha accantonato.

 

Jason Bateman, Adam Driver, Tina Fey, Corey Stoll

This Is Where I Leave You (2014): Jason Bateman, Adam Driver, Tina Fey, Corey Stoll

 

Un funerale ebraico è il pretesto per riunire (a forza) una famiglia inconciliabile tra corna (troppi intrecci), futili interessi economici, desiderio di maternità, vecchi legami e segreti che prima o poi devono uscire dal sacco.

Un’insieme che quindi si presta ad un’infinità di occasioni, ma la sceneggiatura, impegnata a far convivere di tutto e di più, perde pezzi per strada, inserendo troppi elementi e sfogandosi senza equilibrio e fantasia.

Così che le grandi, o presunte tali, svolte si rivelano consuetudinarie, ma soprattutto descritte senza garbo, insomma scorrono lievi o peggio arrivano dal nulla e nello stesso modo evolvono, tra “tette bioniche” (quelle rifatte dalla madre interpretata da Jane Fonda) e vasini pieni di cacca che un bimbo fa tranquillamente davanti a tutti, simbolo di una tranquillità interiore che invece tutti gli adulti, per i motivi più disparati, hanno perso per strada.

Anche il cast molto ampio non brilla per qualità degne di essere sottolineate, un po’ tutti fanno il compitino, ma, ad esempio, imbrigliare una mattatrice come Tina Fey in una parte così elementare non pare una grande idea, mentre funziona meglio Rose Byrne, romanticamente schizzata, Adam Driver è un “dinamitardo emozionale” che poteva fare molto di più e Jason Bateman è un po’ il fulcro anche se il suo personaggio è abbastanza contraddittorio.

In conclusione, rimane un film più a suo agio sulle note leggere che su quelle problematiche (anche se pure in queste non eccelle affatto), come i trascorsi di Shawn Levy facevano facilmente intuire, ma il contesto presupponeva obbligatoriamente una maggiore attenzione sugli aspetti dolenti che per altro compaiono fitti ma soffocati da un “chiacchiericcio” invasivo e non sufficientemente illuminato.

Zoppicante.

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