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Exodus: Dei e Re

Regia di Ridley Scott vedi scheda film

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Enrique

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La recensione su Exodus: Dei e Re

di Enrique
6 stelle

Esaurita la visione del film ho subito pensato di buttare giù due riflessioni a caldo, per poi riprenderle con il conforto dei contributi degli altri utenti del sito; ma quando mi sono cimentato in quest’ultima attività, per una volta mi sono imbattuto in un generale livello di condivisione collettivo in ordine alla lettura da dare del film, in piena sintonia con quella da me subito immaginata, che mi ha colpito piacevolmente (ma non stupito, visto il risultato dell’opera), ma che avrebbe obbligato un netto ridimensionamento delle pretese di esternazione di un giudizio, per impossibilità di opinare (magari con parole nuove) qualcosa di tanto personale, quanto degno di considerazione.

Ma poi mi sono ricreduto e ciò che segue è il risultato di codesto ripensamento.

Storia chiaramente nota - quella dell’esodo della Terra di Egitto da parte di un popolo schiavo sotto la guida di un Dio onnipotente e della sua carismatica guida - ma drammaturgicamente sempre molto appetibile; peraltro il grandissimo R.Scott dietro la mdp ed un parterre di stelle davanti ad essa rendevano ancora più semplice la scelta se prestare attenzione o meno al prodotto filmico in questione.

Il risultato non depone a sfavore dell’esito di una tale alternativa, ma certo lascia un poco a desiderare, avendo cura di operare una distinzione doverosa fra le due parti di cui si compone il film:

la prima, a mio (e di altri) avviso, più convincente della seconda (quasi come se, vinto dalla tirannia dei tempi di durata massima eteroimposti, abbia dovuto operare a più riprese - magari in fase di post-produzione – infelici tagli di pellicola); anche io, ma man mano che procedevo con la visione, ho avvertito qualcosa spezzarsi nel mio entusiasmo(Lina); dapprima il rapporto fraterno e filiale che coinvolge, fuori e dentro il campo di battaglia, Mosè e la sua famiglia egizia, il dialogo (da vero condottiero) con il popolo dei reietti, la rivelazione / agnizione, la consumazione dello strappo, l’esilio, l’incontro con l’amore della sua vita (con una Séfora / M. Valverde mai vista così attraente); Struttura equilibrata, rappresentazione eccellente, narrazione coerente; il film veleggia su lidi sicuri e promette l’epicità delle grandi occasioni.

Maria Valverde

Exodus: Dei e Re (2014): Maria Valverde

La parte seconda (dall’episodio del roveto ardente suggellato dall’incontro con Jahvè, sotto le mentite spoglie di un essere assai poco divino e, anzi, quasi irritante nei modi oltreché nelle pretese) cambia, progressivamente, registro; si odono delle stonature; l’andamento degli eventi e lo sviluppo degli opposti progetti (quello dei 2 popoli e delle relative guide) si presta ad accelerazioni e diverse pressapochezze; la narrazione si fa rapsodica (non riusciamo ad avvertire né percepire lo scorrere del tempo; Isin89), per certi versi si appiattisce e si raffredda… e ciò, in progressione, ma mano che gli eventi precipitano, fino a quando, nel rush finale, la resa dei conti in terra di Mar Rosso esprime tutta la sua inconcludenza; dell’epicità razionale, quasi scientifica (che aveva caratterizzato la manifestazione delle diverse piaghe) non rimane traccia; un’onda tanto minacciosa quanto ridicola (e per di più innocua) pone fine alle ambizioni degli uni e si fa rampa di lancio di quelle degli altri, ma l’enfasi drammatica dell’epopea che non conosce confini temporali, che sostiene e sospinge il destino di un intero popolo (e, con esso, di una parte importantissima di umanità) e che si vuole propagare nei secoli a venire scema nella procurata indifferenza personale e collettiva.

Rimane ben poco dell’illusione di grandezza; strascichi di un onere gravoso, che incedono a stento per i decenni successivi, senza che l’orizzonte riservi mai uno squarcio sull’agognata oasi di salvezza.

â??Ã?xodo: Deuses e Reisâ? é mais um acerto do diretor Ridley Scott

 

Rimanendo sul piano della scrittura, come non notare, poi, che talune partecipazioni illustri (La S.Weaver su tutte) appaiono, a conti fatti, sprecate? Ma, alle caratterizzazioni malamente abbozzate, fanno, peraltro, da contraltare quelle corrette, ma quasi stucchevoli dei comprimari. Il tutto (unitamente a quanto “denunciato” più sopra) a detrimento della necessaria palpitazione partecipativa. Tensione, passione e sofferenza sono stati emotivi gridati più che vissuti ed espressi, così come i dubbi esistenziali che dovrebbero attanagliare gli interpreti (presentati né come dubbi, né tantomeno come esistenziali). Rimane la perizia dell’impalcatura scenica, ma il cuore del dramma pulsa flebile e meccanicamente, senza suscitare la dovuta empatia.

Joel Edgerton, Christian Bale

Exodus: Dei e Re (2014): Joel Edgerton, Christian Bale

 

Nel complesso luci e ombre si compensano e, personalmente, non me la sento di virare troppo verso il basso il pollice della mia mano; ma il gladiatore sconfitto ha rischiato grosso.

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