Regia di Tarsem Singh vedi scheda film
Ricco miliardario in fin di vita trapianta la propria coscienza in un altro corpo, un involucro di carne , niente di più di un mero contenitore senza legami con il mondo. Si risveglia nel corpo di un ex soldato, i cui ricordi riaffiorano continuamente in una sorta di rigetto psichico, tenuto a bada da alcune pillole prodotte dal capoccetta dell'azienda, responsabile dell'intero processo chiamato " shedding".
Succede che la coscienza del miliardario segua l'imput di quella sopita nel corpo del giovane soldato, spingendolo a rintracciare nella vita reale i frammenti di memoria che affiorano, delineando le manovre oscure ed amorali dell'azienda.
Banale e sempliciotto il tentativo del regista Singh, che riduce il flusso di coscienze a pretesto per fare un po di casino, accennando blandamente al dilemma morale. Sciatta la messa in scena, spunto di partenza inverosimile che diventa assurdo a causa di una sceneggiatura ridicola, così come il paradosso finale, che vuole far quadrare per forza i conti.
Reynolds si impegna , ma dopo aver indovinato finalmente un film "Deadpool"), sbaglia progetto. Curiosità accesa nei primi minuti, si spegne dopo poco.
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