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Whiplash

Regia di Damien Chazelle vedi scheda film

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Utente rimosso (SillyWalter)

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Whiplash

di Utente rimosso (SillyWalter)
7 stelle

Un film da SENTIRE. Con quanti più sensi si possano racimolare. E non solo ovviamente per la musica che lo attraversa, ma anche per la tensione, il bel crescendo e LA FISICITÀ che lo contraddistinguono. Tutti elementi che tendono a trascinare lo spettatore senza richiedere sforzi extra.

 

 

 

    "Parlare di musica è come ballare di architettura.", disse uno che non era uno qualunque... 

      Mi sento un po' immerso in quelle acque cercando di descrivere pregi e motivi di WHIPLASH. Credo infatti che le sue virtù principali sfuggano al dominio della parola e prescindano dal fascino di ritorno delle interpretazioni e dei sottotesti. Aldilà di ogni considerazione questo rimane soprattutto un film da SENTIRE. Con quanti più sensi si possano racimolare. E non solo ovviamente per la musica che lo attraversa, ma anche per la tensione, il bel crescendo e LA FISICITÀ che lo contraddistinguono. Tutti elementi che tendono a trascinare lo spettatore senza richiedere sforzi extra. Questo può forse spiegare perché, nonostante alcune pecche nelle caratterizzazioni (secondo me evidenti) WHIPLASH abbia convinto o addirittura esaltato gran parte del pubblico (tra parentesi: ho assistito personalmente a un convinto applauso di fine proiezione...non che sia la pistola fumante, ricordo applausi anche per Rocky che stende Ivan Drago...ma forse tra i due casi c'è più attinenza di quel che potrebbe sembrare....). 

 

Miles Teller

Whiplash (2014): Miles Teller

 

      La trama è dritta-dritta: incontro/scontro tra Mr. Fletcher (J.K.Simmons), un insegnante di musica dai metodi militari e provocatori e Andrew (Miles Teller), giovane batterista jazz, talentuoso ma acerbo e introverso. Entrambi vivono la musica e i loro obiettivi in maniera ossessiva & assolutistica. Sono indubbiamente simili. Sono dei perfezionisti disposti a tutto uno (Andrew) per essere 'il più grande", e l'altro per avere l'orchestra migliore (e possibilmente stanare e incentivare un Charlie Parker con metodi inflessibili se non umilianti). 

      Dicevo delle pecche (peccato le pecche...con più attenzione poteva essere memorabile): il personaggio di Fletcher è piuttosto esagerato e stereotipato. Arriva spalancando le porte come il padrone del saloon, non perde occasione di umiliare i musicisti, dà addirittura della "palla di lardo" a un membro dell'orchestra (sempre che non sia un'invenzione della traduzione italiana). Troppo sergente Hartman, veramente troppo. Si poteva e doveva costruire il rapporto di sfida e scontro con più sottigliezza. Va benissimo l'indispensabile (spiegherò perchè) fisicità, ma per incutere soggezione e timore da che mondo è mondo gli insegnanti non hanno mai avuto bisogno di continui gesti plateali. Ho anche qualche problema ad accettare che l'intera orchestra sia composta di ragazzi così remissivi e terrorizzati. Il protagonista è nuovo ma loro sono già dell'orchestra e dovrebbero essersi adattati alle provocazioni. Senza contare che tutti questi musicisti senz'anima, voce e personalità oltre che inverosimili sono anche un'occasione persa per imbastire sottotrame e dare vitalità all'ambiente, cosa di cui si sente un po' la mancanza nella prima metà del film.

 

J.K. Simmons

Whiplash (2014): J.K. Simmons

 

      Con queste premesse non c'era da aspettarsi troppe sorprese. Ma inaspettatamente il film continua a crescere, evitando le strade facili e rilanciando ancora sullo scontro tra i due protagonisti. Partiamo dall'assistere al supplizio e alla maturazione delle capacità e della sicurezza (fino all'arroganza) del nostro batterista oltranzista per poi vederlo fallire alla grande dopo aver addirittura rischiato la pelle (o le pelli...). Dove c'erano gli elementi per farne il solito eroe del sogno americano eccolo che invece si rivela umanamente imperfetto e appende le bacchette al chiodo. Ok, non era quel tipo di film.

      Allora forse devono espiare e rinsavire entrambi. Punito Andrew, è il tuno di Fletcher che proprio il suo ex allievo contribuisce anonimamente a far licenziare...però no, non è (fortunatamente) neanche QUEL tipo di film edificante. Ci viene risparmiato lo scontato ravvedimento di Fletcher (e quello di Andrew, che non ha problemi ad andare a suonare per lui dopo averlo fatto licenziare) e l'ultimo round si svolge sul palco della prestigiosa Carnegie Hall dove i due si scambiano sgarbi e colpi, "condizionati" dall'essere davanti a un pubblico di un certo livello (quanto mi è piaciuta questa situazione costrittiva!). Dopo umiliazioni e furti di scena la rabbia prende la direzione dello stimolo e dell'armonia musicale. Entrambi si accorgono che sta nascendo qualcosa di grande e ispirato e sull'onda di questo evento lo scontro torna ad essere incontro e collaborazione. Il pezzo termina e i due si guardano scambiandosi un sorriso veloce e perfettamente a tempo. Finale PERFETTO, sia musicalmente che cinematograficamente parlando. 

 

Miles Teller, J.K. Simmons

Whiplash (2014): Miles Teller, J.K. Simmons

 

      Mi attarderei un attimone sul crescendo e sulla scena finale. Da dove viene la forza di questo film? La forza che ha indotto i miei compagni di sala ad applaudire e che ha indotto molti a super-valutarlo?

      Mi sembra che ci sia un accumulo di più elementi.

      1) Per ciò che riguarda la nostra immedesimazione col protagonista: abbiamo assistito a tutte le sue PROVE, alla tortura, agli esercizi autosupplizianti, alla fatica e al fallimento, alla rinascita della speranza e alla peggiore umiliazione pubblica del nostro Andrew. Siamo stati FRUSTRATI più volte sulla porta del successo e abbiamo vissuto l'escalation di momenti decisivi, uno più importante dell'altro. E ora tutto va a posto al momento giusto. Lunga attesa ma tempismo perfetto. (Il pubblico può finalmente gioire e RILASSARSI, gli esami sono finiti, i sacrifici hanno pagato)

      2) La SFIDA personale tra i due protagonisti aggiunge TENSIONE a tensione. Nasce come sfida "educativa" (non in senso assoluto ma nella concezione sadomasochistica ma consenziente dei due) resta in bilico tra incontro e scontro e sembra finire in odio e scontro aperto (al pubblico) sul palco, strana e costrittiva situazione che cambia le regole del gioco, lega a entrambi le mani, aggiunge imbarazzo al cumulo tensivo e dà modo a Andrew di riprendersi la scena. È una tensione che monta continuamente (a parte il "falsopiano" che prepara il gran finale) e che si risolve solo quando l'esecuzione si scioglie fisicamente in una musica complessa e ispirata ed entrambi lo riconoscono (a sè e all'altro) soddisfatti. È anche meglio del rilassarsi, salta uno step, dalla tensione sembra passare direttamente a gioia e armonia. È SUBLIMAZIONE.

      3) La FISICITÀ di cui parlavo è enorme e passa lo schermo anche a prescindere dalla componente musicale. In un certo senso il coinvolgimento generato da WHIPLASH somma quello tipico del film musicale a quello che suscitano i film sportivi e/o di guerra (training prebellico e scontro personale). Fisico è il linguaggio dello "STILE DIDATTICO"di Fletcher ( fatto di provocazioni, competizione, intimidazioni, lancio di sedie, urlacci in faccia, sberle) e fisico è il linguaggio della batteria. La batteria, più di qualunque altro strumento, è l'ideale per trasferire sul PIANO GESTUALE E VISIVO sia il lavoro e la FATICA necessari al perfezionamento tecnico (qui l'esercizio significa movimento e sudore) sia la RABBIA e LA FRUSTRAZIONE generate dalla sfida/scontro. Ed è questo a mio avviso anche il motivo per cui il film sembra enfatizzare fin troppo la velocità d'esecuzione a discapito del gusto interpretativo: perchè quest'ultimo non si tradurrebbe in sudore e sangue versati per SUPERARE I PROPRI LIMITI e non ci aiuterebbe a far montare la sfida visualizzando il ribollire del nostro diciannovenne talento. È tutto funzionale a far percepire la sua ossessione e la sua determinazione e a far crescere la tensione complessiva.

      E quanto a fisicità è anche significativo che la riuscita finale arrivi dopo l'enorme umiliazione. Non è solo la determinazione che lo porta al successo, ma anche LO SCIOGLIERSI DELLA TENSIONE, non aver più nulla da perdere: la fisicità prende la strada dell'ARMONIA psicofisica e il nostro riesce a fluire CON la musica, al punto di non vedere più nessuno e quasi di non sentire neanche la musica (visivamente sono momenti evidenziati chiaramente). È, credo, un riferimento a uno stato mentale studiato e riconosciuto (in inglese è chiamato "the zone"), proprio di molte discipline che coinvolgono sia l'aspetto sensoriale che quello fisico. Una sorta di stato di grazia che armonizza le due componenti attraverso il rilassamento rendendo tutto più fluido e più facile.

 

 

 

       Ora, dato per buono quanto sopra, il gran covone di elementi tensivi psicofisici e il rilassamento/armonia finali (e non potendo non notare come richiami a forza la metafora dell'orgasmo) credo si possa dire che WHIPLASH stimola una sorta di coinvolgimento diretto e istintivo e (a chi si lascia prendere) può comunicare un' esperienza quasi fisica. Struttura e personaggi (anche se come detto si poteva curare di più certi aspetti) sono intelligentemente costruiti per favorire un notevole crescendo che si tramuta poi in un rilassamento ad esso proporzionato, enfatizzato ed esemplificato dalla splendida musica finale. In pratica un finale con enorme rilascio di endorfine. (Droghe, musica e orgasmi. Sembra una festa ben riuscita...)

 

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