Regia di Stefano Reali vedi scheda film
Claudio, belloccio quarantenne, è ricco e presuntuoso. Abituato a trattare le donne come oggetti, quando conosce la poliziotta Luisa si innamora per davvero. Ma Claudio muore, in un incidente, e Dio gli concede la possibilità di tornare sulla Terra sotto forma di angelo, a patto di compiere tre miracoli.
Fiction bolsa, priva di ritmo e di mordente, sui classici canoni del Canto di Natale dickensiano: il pentimento di un duro di cuore è qui messo in scena dallo stesso regista, da Alberto Amoretti, Alessandra Neri, Uski Audino e Roberto Colombo con una storia dalle falle logiche continue, costellata di dialoghi insulsi e di personaggi monodimensionali. Anche il cast non aiuta granchè, con due interpreti non proprio eccellenti in prima fila (Vanessa Incontrada e Raoul Bova, entrambi decisamente migliori in altre circostanze) e di contorno nomi come Ugo Pagliai, Claudio Insegno, Marco Bonini, Lidia Vitale. Produce Luca Barbareschi e già questa potrebbe essere una spiegazione sufficiente. L'unica nota positiva sul lavoro proviene dalla lunghezza, limitata a poco più di cento minuti (pochi per un film televisivo); Stefano Reali in questi anni lavora a pieno regime per il piccolo schermo, dividendosi fra Mediaset - come in questo caso - e Rai, come per il precedente Caruso, la voce dell'amore (2012). 2/10.
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