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Shining

Regia di Stanley Kubrick vedi scheda film

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La recensione su Shining

di AndrewTelevision01
10 stelle

"...E venne l'inverno che uccide il colore..."

~un famoso cantautore

Jack Nicholson

Shining (1980): Jack Nicholson

Qualsiasi fan di qualsiasi tipo di cinema che si rispetti non può non ammettere di aver amato profondamente opere come "Shining", film del 1980 - era avanti a livello di regia di almeno venti/trent'anni - diretto dal colosso Stanley Kubrick, il quale ha definitivamente segnato, con questa pellicola, un nuovo modo di intendere l'orrore psicologico. La trama è semplice, direbbe un utente non più attivo su questo sito: Jack Torrence (Jack Nicholson) è uno scrittore che, per motivi lavorativi, vorrebbe isolarsi all'interno di un hotel - l'Overlook hotel - provando così a trovare stimoli nella scrittura di un futuro libro. Nonostante gli avvisi da parte del direttore dell'hotel circa un evento macabro accaduto nei primi anni '70, Jack non ne rimane colpito e, quasi spensierato, comincia involontariamente un lungo e lento cammino che lo porterà alla pazzia. In mezzo ad episodi di attacchi di rabbia sono presenti anche la moglie Wendy (Shelley Duvall) e il figlio Danny (Danny Lloyd). Pellicola capolavoro che va rivista più volte non solo per i vari simbolismi in essa inseriti, ma anche per il parallelismo sulla metafora del delirio psicologico che il personaggio di Jack deve affrontare: penso che qui Nicholson abbia dato davvero il meglio di sè, quasi mai si era vista un'interpretazione così viva e al contempo inquietante per il suo realismo. Stessa cosa vale per la povera Duvall la quale, secondo alcune interviste e anche a detta di Kubrick stesso, avrebbe dovuto ripetere molto scene di dolore o semplicemente di tensione per rendere la scena in questione al meglio. I personaggi sono descritti e tratteggiati con una precisione eccellente, la vena horror raffigurata da Kubrick è incentrato per un buono 90% sulla tensione e su un 10% di scene violente o di impatto. A coinvolgere emotivamente sono la fotografia e le musiche: se la fotografia cerca quasi di trasmetterci toni freddi legati all'aspetto più cupo del protagonista, toni che si riversano nell'Overlook hotel in generale, le musiche tendono al rumorismo assoluto, con un'eccezione ovvero la traccia finale, tema principale del film, "Midnight with Stars and You", scelta azzeccatissima per un finale da brivido. Come non parlare ovviamente della regia? Kubrick ci delizia con dei piani sequenza e delle inquadrature che spiazzano lo spettatore: lo scopo del regista è quello di impressionare al massimo, mettendo alla luce problemi, atmosfere spettrali, follia sovrumana che pian piano vengono in tutto e per tutto rafforzate dal delineamento caratteriale del personaggio di Nicholson. Come non amare la scena famosissima in cui, in preda alla furia, Jack prende un'ascia e spacca le due porte della stanza di Wendy e di Danny, e soprattutto la famosissima frase "Sono il lupo cattivo!/Here's Johnny!!": ironico come uno scrittore si sia sentito in dovere di citare la fiaba de "I tre porcellini" per arrivare a dire una frase cult simile. Merito della fenomenale sceneggiatura!

Cosa dire in conclusione? "Shining" è arte cinematografica e chi ancora, a fine del secondo decennio del ventunesimo secolo, non lo ha ancora visto si dia da fare perché non sa cosa si sta perdendo!

10!

 

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