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Il treno va a Mosca

Regia di Federico Ferrone, Michele Manzolini vedi scheda film

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La recensione su Il treno va a Mosca

di alan smithee
6 stelle

TFF 2013 - CONCORSO - TORINO 31
L'amara scoperta di un inganno, le verità tenute segrete e dunque brucianti quando credi fermamente agli ideali per cui sono state combattute guerre e sono morte migliaia di migliaia di persone. Un viaggio a Mosca per ottenere delle conferme, ma che invece apre la mente a dubbi che finiscono per sgretolare tutto il colosso d'argilla depositario di dogmi che apparivano invece impenetrabili come una roccia dura e resistente. La passione di un semplice ma intelligente barbiere emiliano appassionato di riprese (perché aiutano a capire il mondo, le differenti civiltà) spinge lo stesso e due suoi amici ferventi sostenitori del partito comunista, a partecipare, nel '62, al Festival mondiale della gioventu' che si tiene appunto a Mosca. Dopo l'iniziale entusiasmo, una telecamera primordiale ma efficace, inquadra quello che la dottrina socialista non avrebbe mai voluto far vedere: miseria, baracche fatiscenti, povertà.  Altro che Stato a favore del cittadino! Altro che governo cel popolo! Un ritorno a casa mesto che non può non far riflettere Sauro, uomo di partitocerto, ma troppo intelligente per accettare certi sotterfugi e ingoiare il boccone amaro di tali scomode verita'. Un documentario che ha più un valore di preziosa documentazione storica che meriti prettamente cinematografici, concretizzabili al massimo in una sapiente capacità di assemblaggio e sintesi.

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