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Turner

Regia di Mike Leigh vedi scheda film

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George Smiley

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La recensione su Turner

di George Smiley
6 stelle

Incuriosito e ben disposto grazie alla lettura di molteplici recensioni positive, mi sono apprestato alla visione di "Turner" con grandi aspettative, le quali sono state puntualmente disattese: il film è di valore innegabile, ma finisce per essere un'opera piuttosto autoreferenziale, danneggiata da un'eccessiva lunghezza (fattore che, unito ai ritmi molto blandi, finisce per appesantirne inevitabilmente la visione) e dalla difficoltà di comunicare e interagire con lo spettatore. Le sue qualità migliori sono la splendida fotografia che, soprattutto quando ritrae paesaggi naturali, tende al dissolvimento della forma nel vortice di colori tanto caro all'artista romantico, ritraendo scene di bellezza quasi impressionista (Turner fu un loro anticipatore), la ricostruzione storica del periodo e l'interpretazione di Timothy Spall, il quale giganteggia per tutta la durata del lungometraggio. Per contro, la regia è fin troppo "paesaggistica", tende semplicemente a mostrare e poco ad analizzare, non entra mai nel particolare, viceversa si compiace di esaltare la purezza delle immagini senza mai affondare il colpo, risultando anonima. La sceneggiatura dà molte volte l'impressione di essere troppo verbosa, per poi lasciare spazio a lunghi silenzi che però non sono più di tanto funzionali alla narrazione. Mentre lo guardavo in sala, mi interrogavo continuamente sul particolare significato delle scene, cercavo di coglierne le sfumature, ma mi è risultato difficile apprezzarlo, essendomi apparso impenetrabile e con pochi contenuti, se non la volontà di mostrare il tanto che basta della vita del pittore, senza una particolare dinamica che vada oltre alla sua celebrazione. I tempi lenti, che normalmente apprezzo in quanto permettono alla trama di dipanarsi e di prendere forma, in questo caso mi sono sembrati fini a sé stessi, facendo diventare il film una delle solite noiose biografie tanto amate dalla critica e dagli Academy Awards. Non me la sento di bocciarlo perché non lo merita affatto, però devo affermare con dispiacere che non l'ho trovato il film eccezionale che mi era stato sbandierato. Pazienza, ogni tanto fa bene prendere qualche cantonata; spero comunque di aver fatto capire argomentando che non l'ho detestato, ma in compenso non mi ha fatto alcun effetto, e questo è grave per un film per cui nutrivo (giustamente) alte aspettative.

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