Espandi menu
cerca
Sfida infernale

Regia di John Ford vedi scheda film

Recensioni

L'autore

passo8mmridotto

passo8mmridotto

Iscritto dal 24 maggio 2016 Vai al suo profilo
  • Seguaci 43
  • Post 9
  • Recensioni 177
  • Playlist 2
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Sfida infernale

di passo8mmridotto
10 stelle

 

Dove la leggenda supera la realtà, Ford mette in scena la leggenda

 

E' il caso di "Sfida infernale" (My darling Clementine) che Ford e i suoi sceneggiatori, Samuel G. Engel(che è anche il produttore) e Winston Miller hanno tratto - molto liberamente - dal libro di Stuart N. Lake "Wyatt Earp, the frontier Marshal" ( Lo sceriffo di ferro).

Nel bel mezzo della trilogia Fordiana del mistero e del noir (They were expendable - I sacrificati - 1945)(The fugitive - La croce di fuoco -1947) il film è caratterizzato dal gioco dei chiaroscuri e dei bagliori violenti, da cadenze ambientali che determinano una atmosfera tesa, misteriosa, da incubo. E' la cornice perfetta per le gesta di Wyatt Earp, nella grande interpretazione di Henry Fonda, ambientato nella mitica Monument Valley.

La storia - leggenda narrata da Ford è nota agli amanti del western, ma vale la pena riassumerla brevemente.

I fratelli Earp conducono il loro bestiame a Tombostone, per venderlo, ma sono ostacolati dal vecchio Clanton e dai suoi figli. 

Subiscono il furto della mandria.

Wyatt Earp (Henry Fonda) accetta la stella di sceriffo, aiutato soltanto da un medico alcolizzato, Doc Hollyday (Victor Mature).

I Clanton si rivelano molto più forti e uccidono in alcuni scontri due degli Earp e Chihuahua (Linda Darnell), l'amante indiana di Doc.

Per lo scontro risolutivo i due clan decidono di darsi appuntamento all' O.K. Corral.

Henry Fonda, uno degli attori preferiti da Ford, si cala nei panni dello sceriffo Earp in una interpretazione memorabile, affiancato da Victor Mature che impersona magistralmente Doc Hollyday. Straordinaria la sequenza del monologo dell' "Amleto" di Shakespeare all'interno della bettola messicana piena di fumo.

Non mancano le figure femminili, due donne differenti tra loro, Chihuahua e Clementine (Linda Darnell e Cathy Downs).

Linda Darnell è la bella, formosa e affascinante cantante dell' Oriental Saloon, mentre Cathy Downs è inizialmente una donna dura e altera, che poi si lascia travolgere dai sentimenti.

Linda - Chihuahua canta "My darling Clementine", leit motiv del film, e un'altra canzone, "From under a broad sombrero", dedicata a Doc - Victor.

Coinvolgente anche la polka ballata all'aperto da Wyatt Earp e Clementine durante l'inaugurazione della chiesa. Anche quì un brano musicale appropriato, "Shall we gather at the river".

Dal punto di vista "tecnico" il film è costruito col sistema classico del cinema muto, già caro a Ford dalla fine degli anni '10.

Ci sono 29 sequenze,divise da dissolvenze incrociate o in nero, concentrate nella storia che si svolge in cinque giorni, più il giorno dell'addio. In questo arco temporale, si contano sette incontri - scontri tra gli Earp e i Clanton, l'ultimo è costituito dalla sparatoria finale all' O.K. Corral.

Nonostante l'asse narrativo del film si sviluppi in modo ritmico intorno agli incontri - scontri tra gli Earp e i Clanton, Ford inserisce altri personaggi che non mancano di sottolineare come la quotidianità del piccolo villaggio si stia trasformando in epopea: il sindaco, il religioso mister Simpson, il barman Mac dell' Oriental Saloon, il barbiere Bon Ton, la signora Kate Nelson.

Simbolo scenografico della leggenda di Ford, la Monument Valley, attraversata, all'inizio e alla fine del film, da cavalli e cavalieri, come sperduti in quegli spazi sconfinati.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati