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...e fuori nevica!

Regia di Vincenzo Salemme vedi scheda film

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La recensione su ...e fuori nevica!

di mm40
3 stelle

Alla morte di un'anziana donna, tre fratelli napoletani sulla cinquantina si ritrovano a dover vivere insieme per poter ricevere l'eredità. Questo accade, d'altronde, perchè nessuno dei tre è in condizioni di poterla rifiutare: uno è malato di mente e gli altri due, un cantante sulle navi da crociera e un agente di cambio, non se la passano granchè bene economicamente.

 

La convivenza disastrosa - oppure esilarante, a seconda dei punti di vista - fra tre individui che non c'entrano nulla fra loro, accomunati da un evento estemporaneo come l'accettazione di un'eredità: gag a casaccio, doppi sensi, malintesi, faccine buffe e toni da commedia dialettale (rigorosamente partenopea, dato il caso in questione). Fare un film con questo canovaccio e questi espedienti comici nel 2014 è pura follia. Oppure è semplicemente il segno che il regista e sceneggiatore (che lavora su un soggetto di Enzo Iachetti - proprio lui) sta invecchiando e non ha più granchè da dire, anzi preferisce rivolgersi al passato piuttosto che sperimentare qualcosa di più, se non moderno e azzardato, quantomeno stimolante. Al passato, peraltro, e non poco: perchè ...E fuori nevica! è il titolo dello spettacolo teatrale da cui questa pellicola è tratta, materiale vecchio di vent'anni e che, anche nella sua rinnovata forma, non fa molto per mascherare l'età. Il cast centrale è lo stesso dello spettacolo: Salemme ovviamente protagonista, con Carlo Buccirosso e Nando Paone di spalla e, in un ruolo marginale, Maurizio Casagrande; sarebbe vano mettere in discussione le capacità del poker di interpreti e soprattutto le loro azzeccatissime dinamiche sulla scena: ma, come sempre nei film del regista e attore partenopeo, si avverte eccessivo il peso della forma teatrale di partenza del lavoro. In particine minori compaiono anche Giorgio Panariello e Paola Quattrini; Salemme non girava da sei anni (da No problem, del 2008), ma ritorna esattamente dove aveva lasciato, che è però anche il punto di partenza della sua carriera. 3,5/10.

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