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Un matrimonio da favola

Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film

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La recensione su Un matrimonio da favola

di Lina
8 stelle

Sulla scia di "Immaturi" Carlo Vanzina confeziona un film simile in stile e spunti in cui ritroviamo "guardacaso" Ricky Memphis che questa volta rincontra dopo tanto tempo i suoi amici di scuola quarantenni a Zurigo, alla vigilia del proprio matrimonio. Ognuno di loro nasconde un segreto, che verrà comunque alla luce. La trama non fa altro che ruotare attorno alle vicissitudini di questi personaggi con trovate divertenti che sottointendono ognuno una morale a senso unico: gli inganni e le menzogne prima o poi si vengono a scoprire e non portano a nulla di buono, ma finiscono con l'allontanare chi si ama.

Infedeltà, amori inconfessati e scappatelle sono il tema centrale del film, raccontati in maniera spensierata e alquanto leggera (forse troppo) dai fratelli Vanzina che offrono da sempre commediole simpatiche da guardate senza pretese o non guardate affatto nel caso in cui si sia esterofili, poichè spesso e volentieri vengono elogiate le commedie demenziali americane e stroncate quelle italiane. Infatti, ho la netta sensazione che se questo film fosse stato girato da un regista statunitense con attori americani, sarebbe stato visto e giudicato con occhio diverso.

Io non sono affatto esterofila e non ho problemi a dire che secondo me questo film è abbastanza godibile, con degli spunti semplici, ma ben sviluppati che offrono intrecci mediamente intriganti. Il ritmo è discreto e il titolo del film, ovviamente, è ironico. Il messaggio del film mi è piaciuto, perchè elogia l'onestà e la sincerità che spesso manca tra le coppie. L'unica nota stonata per me è la scena in cui il personaggio gay ha un rapporto sessuale con una sua vecchia compagna di scuola che aveva da sempre una cotta per lui. Non ho gradito l'espressione orgogliosa del suo volto quando, il giorno dopo, si salutano. Non capisco cos'avesse di cui sentirsi tanto soddisfatto se avere un rapporto sessuale con una donna non è ciò che aveva mai desiderato. L'ho trovato stupida e poco coerente la sua reazione, ma anche poco rispettosa nei confronti del mondo gay. In certi casi, fare sesso non dovrebbe rispecchiare il voler fare un favore, ma la propria natura...

Il cast è ben scelto, regala delle buone interpretazioni e si fonde con successo sviluppando sul set un'adeguata alchimia - è sempre un piacere per me (ri)vedere al cinema Emilio Solfrizzi, ma anche Stefania Rocca e perchè no, pure Riccardo Rossi...

Questo assortimento di protagonisti, intrattiene diligentemente, Mitico il personaggio dell'avvocatessa, tanto grottesco e insopportabile con i suoi modi di fare e di essere, che si lascia ricordare più degli altri. Per una volta manca il lieto fine, ma l'evoluzione dei fatti è perfetta e rispecchia la vita reale, dimostrando che è proprio vero che ognuno alla fine miete ciò che semina.

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