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Sepolto vivo!

Regia di Roger Corman vedi scheda film

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La recensione su Sepolto vivo!

di undying
6 stelle

Roger Corman di nuovo alle prese con Edgar Allan Poe, in una produzione minore, ma pur sempre realizzata con grande perizia tecnica.

 

locandina

Sepolto vivo! (1962): locandina

 

Guy Carrell (Ray Milland), durante l'esumazione del corpo del padre, scopre che l'uomo è stato sepolto vivo per un errore dovuto ai medici, che ne hanno certificato il decesso scambiando uno stato di catalessi per morte. Dopo le nozze con l'amata Emily (Hazel Court), Guy è sempre più ossessionato dall'idea di subire analogo destino. Dichiara alla moglie di sentirsi "come un candela che si spegne in una stanza buia e senza aria". Guy decide quindi di costruire una cripta, dotata di sistemi di sicurezza in caso dovesse, per davvero, ereditare la stessa patologia paterna ed essere quindi sepolto prematuramente.

 

"Per anni, ho vissuto nel terrore di essere sepolto vivo: l'insopportabile pressione dei polmoni; i soffocanti effluvi della terra umida; l'abbraccio rigido della bara; l'oscurità... la più assoluta oscurità; il silenzio, che ti schiacciata col suo peso. E poi, invisibile nel buio ma orribilmente presente agli altri sensi, il ripugnante verme distruttore."

(Guy Carrell)

 

scena

Sepolto vivo! (1962): scena

 

Nello stile di Corman, in particolare del ciclo ispirato ai racconti di Edgar Allan Poe, un altro classico esempio di buon cinema horror. Gli sceneggiatori, Charles Beaumont e Ray Russell, per adattare a lungometraggio il breve racconto originale, inseriscono un finale al limite del giallo, con un risvolto davvero imprevedibile. La storia è ovviamente ripetitiva, ruotando per quasi un'ora sulle ossessioni del protagonista, ma Corman riesce a sopperire al debole soggetto puntando sulle atmosfere e facendo uso, talvolta in maniera spregiudicata, della invadente macchina da presa (si pensi, ad esempio, alla scena del risveglio di Guy all'interno della cassa) [1]. Inizialmente Corman, intenzionato a staccarsi dalla AIP per motivazioni economiche, decide di collaborare con la Pathè Labs ed è costretto a rinunciare alla presenza di Vincent Price, legato contrattualmente alla casa di produzione di Arkoff & Nicholson. Il punto di forza di una pellicola come questa è però in buona parte da attribuire a Floyd Crosby, direttore della fotografia e cineoperatore, che riporta sullo schermo immagini dagli accentuati cromatismi, già brillantemente trattate nel titolo per eccellenza della serie ispirata dai racconti di Edgar Allan Poe, Il pozzo e il pendolo (1961).

 

scena

Sepolto vivo! (1962): scena

 

Dal racconto "The premature burial" [2]

(Edgar Allan Poe, 1844)

 

Prelude (1927), diretto, scritto e interpretato da Castleton Knight, può essere considerata come la prima riduzione cinematografica del racconto The premature burial. Si tratta di un cortometraggio inglese della durata di circa 7 minuti, dedicato al celebre preludio per pianoforte di Sergej Rachmaninov. Una didascalia che appare in apertura, indica che il Preludio è ispirato dal tema del seppellimento prematuro. Il grande regista e attore Erich Von Stroheim è invece il protagonista di The crime of Dr. Crespi (1935) di John H. Auer. A confermare l'ispirazione al racconto dello scrittore americano, nei titoli appare la copertina del libro Edgar Allan Poe's The premature burialThe premature burial (1961) è anche il titolo di un episodio della seconda stagione della serie televisiva "Thriller", presentata da Boris Karloff. Dopo il film di Roger Corman, è la televisione spagnola a riproporre il racconto di Poe ne La promesa (1968), episodio della seconda stagione di Historias para no dormir. Si passa quindi al 1990, quando Gérard Kikoïne, in fuga dal cinema hard, realizza un paio di horror, compreso Sepolti vivi, mentre, lo stesso annoFred Olen Ray gira Edgar Allan Poe's haunting fear, una variazioni in chiave erotica e splatter del racconto, con presenza nel cast di Michael Barryman (il cannibale di Le colline hanno gli occhi, 1977). Sempre del 1990 è poi il film TV Strategia di una vendetta - Sepolto vivo di Frank Darabont. Destinato al piccolo schermo, e vagamente in debito con Poe, è anche Morte apparente (1997) di Tim Matheson. In Italia il racconto è stato omaggiato da Giuliano Giacomelli, uno degli autori del collettivo P.O.E. Project of evil (2012), all'opera sull'episodio The premature burial

 

Hazel Court, Richard Ney

Sepolto vivo! (1962): Hazel Court, Richard Ney

 

Parola di Roger Corman [3]

 

"Le origini di Sepolto vivo sono piuttosto strane. Lavoravo con la AIP da molto tempo e mi ci trovavo molto bene. Ma alcuni dei prodotti della Profilms fecero una gran quantità di incassi, più di quanto la AIP ed io ci apettassimo. Io ero loro socio nella partecipazione dei profitti e come succede a volte tra i registi e gli studios, mi sentivo di non essere trattato bene nella distribuzione dei profitti, e onestamente non lo ero affatto. Così, decisi di fare Sepolto vivo di Poe da solo. Chiesi a Pathè Labs di finanziare il progetto. Vincent Price era sotto contratto con la AIP, così ho scelto Ray Milland per il ruolo principale. La notte prima delle riprese, la AIP bloccò la Pathè Labs. Il primo giorno mi trovavo sul set, quando incontro Sam Arkoff e Jim Nicholson rilassati e sorridenti. Pensavo: 'Perché sorridono? Mi sono messo contro di loro!' E loro mi dissero: 'Roger, siano soci di nuovo!'
Il sogno di Guy in Sepolto vivo somiglia e rispecchia le scene oniriche di altri film di Poe (...) Abbiamo fatto uso delle sovrimpressioni e degli effetti speciali di cui disponevamo all'epoca."

 

Hazel Court, Ray Milland, Alan Napier, Heather Angel

Sepolto vivo! (1962): Hazel Court, Ray Milland, Alan Napier, Heather Angel

 

Citazione

 

"L'uomo, che è nato da donna, ha breve tempo per vivere e lo vive nella miseria. Egli viene al mondo, e poi è reciso come un fiore; egli passa in questo mondo come un'ombra, per un soggiorno di assai breve durata. Ben pochi sono gli anni che gli vengono concessi."

(Discorso del parroco durante la celebrazione del rito funebre di Guy Carrell)

 

 

NOTE

 

[1] Nel film Horror, una produzione italo-spagnola dell'anno seguente (1963), diretta da Alberto De Martino, è presente una lunga sequenza, evidentemente in debito con Sepolto vivo!, dove assistiamo a inquadrature della protagonista - paralizzata e cosciente all'interno di una bara - mentre viene condotta alla sepoltura. Inquadrature simili, se non identiche, a quelle girate da Corman, che vedono Ray Milland immobilizzato e trasportato, in stato di vigile coscienza, al cimitero.

 

[2] Informazioni tratte da "Edgar Allan Poe al cinema, in TV e nell'immaginario" (pag. 77 - 82), a cura di Fabio Giovannini e Antonio Tentori (Profondo rosso edizioni).

 

[3] Dichiarazioni estratte dall'intervista pubblicata tra gli extra del bluray "Pulp Video".

 

Richard Ney, Ray Milland

Sepolto vivo! (1962): Richard Ney, Ray Milland

 

locandina

Sepolto vivo! (1962): locandina

 

"La tomba è un leggìo sul quale la eguaglianza depone il volume chiuso d'ogni mortale, co' suoi fogli bianchi e neri: la verità rompe i suggelli e spalanca ai vivi le pagine un dì più nascoste."

(Ambrogio Bazzero)

 

Trailer 

 

F.P. 11/06/2022 - Versione visionata in lingua italiana - bluray "PulpVideo" (durata: 77'56")

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