Regia di John Boorman vedi scheda film
L'esordio di Boorman in America, un regista che ammiro da sempre, anche se l'ultimo film è stato davvero incomprensibile, come possa averlo fato e firmato. Una scelta di cast, in particola modo di Lee Marvin con cui farà anche il Duello sul Pacifico, che è davvero fortissima ed insostituibile (anche se se abbiamo qualche anno fa' un remake non disprezzabile con Mel Gibson, ma di tutt'altra atmosfera. Qui colpisce l'asciuttezza dei toni, il gelo che riempie lo schermo il personaggio di Marvin, da metterci paura dentro. Non ci sono passaggi sentimentali che ammorbidiscono, ma l'atmosfera è volutamente gelida e vera. Una taglio deciso e nervoso anche nel montaggio avvalora l'idea del regista e della storia. Certo, purché, la produzione sia americana poco a che a vedere con il sistema produttivo, se non si guarda semmai a tratti il cinema di Siegel e Kubrick, prima maniera. Un film di genere, ma che mantiene la sua originalità in un pugno di ferro, senza mai delegare allo spettacolo spicciolo. Sceneggiatura a più mani, che rasenta la perfezione e al regia la completa perfettamente.
Una storia asciutta che mantiene quello che promette alla grande
Una grande regia per il debutto negli Usa di questo regista che ha le sue carte in regola per essre un grande.
Enorme, un gelido killer che non cede di un millimetro
Ottima partecipazione femminile
Caratterizzione perfetta in duello con Marvin
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