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St. Vincent

Regia di Theodore Melfi vedi scheda film

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La recensione su St. Vincent

di will kane
6 stelle

Vincent è il vicino di casa che probabilmente non vorreste avere: sessantenne trasandato e dai modi non esattamente cordiali, è un ex-militare che transita dall'ippodromo al letto, con una prostituta russa incinta, che frequenta amichevolmente, e dalla brandina alla sua auto d'epoca, come un perdigiorno dei più incalliti. Proprio accanto a lui, giungono una donna fresca di separazione, che lavora in ospedale, e il figlioletto Oliver, un pò timido ma intelligente; per un caso, il cialtrone della casetta adiacente, deve fare da "baby sitter" al ragazzo per un pomeriggio,e, messo male economicamente com'è, pensa bene di proporre alla nuova vicina un servizio simile. Tra l'uomo e il ragazzo c'è una simpatia forte, e Vincent si porta Oliver alle corse dei cavalli, gli insegna come menare i bulli della scuola,e altre cose non edificanti. Ben accolto al Toronto Film Festival, "St.Vincent" è stato da noi un atipico film di Natale, ma fino ad un certo punto. Perchè Bill Murray è bravo, istrionico ma anche molto umano nel rendere un personaggio scalcagnato e sensibile, indisponente eppure simpatico, che ha dei lati nobili nascosti, ma la storia è alquanto prevedibile, l'abbiamo vista più di una volta, per esempio in "Babbo bastardo", del figlio di buona donna, non più giovanissimo, che in una situazione d'emergenza, si trova suo malgrado a dover gestire un ragazzino, e si rivela più buono di molte altre persone. Melfi ha messo insieme un cast interessante, di cui non sfrutta come si deve ogni potenzialità (Naomi Watts non è utilizzata come meriterebbe,ed il suo personaggio appare e sparisce ad intermittenza, benchè abbia un ruolo importante nel racconto). Si sorride soprattutto nella prima parte, ed è lecita qualche alzata di sopracciglio nel procedere della storia, quando ad un certo punto entrano a piè pari i buoni sentimenti e con prepotenza forzano l'andamento della vicenda.

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