Regia di John Ford vedi scheda film
Uno dei più bei film della storia del cinema, sarebbe stato un capolavoro, se non ci fosse quella cesura tra scene girate all'aperto e scene girate in studio, con scenografie troppo visibilmente artefatte.
Sicuramente l'incipit più bello e intenso mai visto, con l'oscurità della casa che si apre a un paesaggio stupendo e l'arrivo da lontano del personaggio principale.
Tutti i personaggi sono ben costruiti, anche quello negativo ha un suo fascino, un suo spessore umano, sebbene sia veramente un CATTIVO ha una propria fierezza e un portamento incrollabile, ed è l’alter-ego di Ethan, il nostro protagonista è duro e cattivo come lui, ma che sta dalla parte giusta (?) e qualche volta si lascia prendere dal sentimento: ha salvato lui Martin (sebbene mezzosangue e lui odia i nativi-americani), sente il dolore di non poter salvare la famiglia del fratello, … e alla fine salva la nipote, anche se la considera ormai ‘contaminata’.
Poi c’è il personaggio del Reverendo, rigido e ‘antiquato’, con una moralità incrollabile, che lo fa difendere anche i nemici dalle sfuriate di Ethan. Infine il personaggio VERAMENTE buono, giovane ed entusiasta, ma che sa imparare con rispetto dai più anziani, e che si chiede “perché” di fronte ad un inutile massacro… ed è il ‘mezzosangue’. Mi sembra molto interessante, vista l’epoca, che il vero eroe buono non sia un uomo bianco.
Quello che secondo me è il messaggio di questo film, è il RISPETTO, non verso le idee o i modi di vivere o la cultura, ma verso le persone in sé e per sé, persino il malvagio Scar chiama il ragazzo che lo insegue da anni ‘spalle larghe’, cioè con un epiteto non ingiurioso…
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