Regia di Laszlo Benedek vedi scheda film
La vicenda è mal raccontata da molte enciclopedie, che parlano di una "tranquilla cittadina" in cui irrompono i teppisti in motocicletta. Equivoco tipico nella lettura di altri film americani: in realtà è un paese di borghesi rigidi e violenti, frequente negli USA (e non solo) e denunciata da molti film spesso fraintesi: Kitty, sognatrice, aspetta il principe azzurro e con dolore finisce per riconoscere che Johnny (Brando) non lo è; in compenso alla fine sarà lei a difenderlo da una falsa accusa di omicidio, mentre l'inizio del film narrato in flash-back è rievocato da Johnny che non ricordava neppure più chi fosse lei, a chiarire che lui non è cambiato per questo incontro (pace Di Giammatteo); il padre sceriffo è pauroso e debole; lo zio proprietario del bar pensa solo a vendere e guadagnare; gli altri sono peggio, tutti pronti a "far giustizia". Chino, il capo della banda da cui Johnny si era staccato per non sottostare ad altri, sembra il più simpatico, ragionevole, ironico, acuto. Ma il tutto è facilotto e confuso, misto di vari problemi accattivanti ma appena abbozzati.
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