La recensione su Cenerentola

Che il film fosse tradizionale e ordinario e spacciasse buoni sentimenti non mi ha colto di sorpresa . Sapevo bene cosa mi accingevo a vedere. Tuttavia avevo almeno due buoni motivi per non perdermelo e cercherò di spiegarli qui di seguito. Il primo motivo si chiama Kenneth Branagh, attore colto e raffinato, straordinario sia come attore che come regista, che ho sempre seguito con rispetto e devozione. Si tratta di un attore di superbo talento in grado di cimentarsi tanto nel campo dell'intrattenimento pop televisivo (i bellissimi "gialli svedesi" attualmente programmati su "La Effe") quanto nei settori più "alti" dello spettacolo: dal suo amatissimo Shakespeare a Mozart passando per l'opera lirica. E qui Sir (sì perchè si è guadagnato anche questo titolo) Branagh si sbizzarisce infondendo luce e colore alla favola forse più popolare, arricchendola di immagini sfavillanti e qualche bell'effetto speciale che manda in visibilio i bambini. Onore dunque a Sir Kenneth Branagh, uno degli artisti più intelligenti e raffinati tra i contemporanei. Secondo motivo. Qui mi attengo alla mia sfera personale, perchè confesso che la Disney a me ha cambiato la vita. Ma sul serio. E non solo perchè ancora compro e sfoglio ogni settimana Topolino, c'è molto di più. Bisogna andare con la memoria a quando ero piccolissimo e mio padre proiettava (esaltandomi) in solaio (utilizzando un rozzo proiettore Cinemax) i cartoni di Paperino, Pippo, Pluto & co. Sono ricordi che non mi abbandoneranno mai, e sui quali mi sono formato. Ma se facciamo un lungo passo. da quei pomeriggi in solaio ad oggi, beh, troviamo il miracolo Pixar (collegata più che mai al business Disney) che è per me decisamente un'idea di cinema tra le migliori ai nostri tempi (per me Pixar numero Uno!). Credo sia sufficiente per far capire a chi mi legge quanto la Disney abbia influenzato la mia vita, sia come bambino che oggi come appassionato di cinema. Buonismo? Buoni sentimenti? Resta il fatto che un prodotto assolutamente pop come questa "Cenerentola" conquista posizioni top al box office e smuove soldi a palate senza mai scadere nel cattivo gusto ruffiano, forse sorprendendo poco noi spettatori adulti e scafati cinefili, ma rinnovando da tempo immemorabile il miracolo di una leadership indiscutibile nel "formare" e divertire il pubblico dei giovanissini e dei bambini. Attrezzandosi per questo (visto che i soldi non mancano da quelle parti) e adottando tecnologie sofisticate ma fermo restando un messaggio morale non certo reazionario ma comunque di tradizione sana che ha influenza benefica sui bambini.
Che dire nello specifico sul film? Ben poco, visto che ci si attiene senza novità o sorprese all'evolversi di una vicenda che tutti noi conserviamo dentro. Da segnalare una confezione de luxe che comprende immagini coloratissime ed estrosi effetti speciali (specie quelli -divertentissimi- che "umanizzano" i piccoli animali casalinghi). Ho letto che qualche critico si aspettava più coraggio e più innovazione. Tutte cose che non si possono pretendere da un materiale così radicato e così depositato in ognuno di noi, sarebbe una vana forzatura. Del cast vorrei segnalare una sempre splendida Cate Blanchett, una curiosa Helena Bonham Carter qui come special guest (gossip: evidentemente è rimasta amica del regista, col quale ha avuto una relazione di 5 anni, che lo convinse a divorziare dalla storica sua compagna Emma Thompson, peraltro attrice eccelsa). E infine un cenno alla deliiziosa Lily James, protagonista adattissima alla parte, anche se la sua prova non è esattamente strepitosa, diciamo sufficiente. Se avete dei bambini è irrinunciabile. Se non ne avete, fate un pò voi.