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Ora zero

Regia di Edgar Reitz vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Ora zero

di zombi
8 stelle

la guerra è appena finita e un giovane cerca di scappare dalla germania in rovina con gli americani che ovviamente non lo notano nemmeno se non per la giacca di pelle che porta. trovandosi nella parte di germania destinata ai russi che devono arrivare, joschi si reca in un piccolissimo villaggio nei pressi di lipsia alla ricerca di un "tesoro"sepolto nel cimitero locale da un gerarca scappato in fretta e furia. giunto nel villaggio l'atmosfera che si respira è irreale, sospesa, financo incantata. i pochi abitanti tra cui il vecchio mattiske che alza e abbassa le sbarre su binari vuoti ex combattente clandestino antinazista, franke ex nazista, ora fervente comunista che cerca di convertire tutti, frau unterstab che tutti i giorni spolvera la tomba del marito morto di dubbia fede politica, isa una giovane sfollata, paul un invalido di guerra e un bambinetto che gira con la bicicletta. a loro si aggiungerà motek, un giostraio di origini polacche. tra chi si scanna dandosi addosso per quello che sono stati "costretti" a fare o ad obbedire durante la guerra, e le future fedi politiche già bellamente sfoggiate in attesa dell'arrivo dei nuovi padroni di casa, l'attesa è come una utopia fatta realtà in cui se ci si accontenta del poco da mangiare e da bere, nulla si potrebbe chiedere di più ad una vita per essere vissuta. mattiske risponde all'isterico neo-comunista che lui una volta liberato dai nazisti già si sente libero,  mentre joschi invece vive per sognare di andarsene negli stati uniti, in attesa di impadronirsi del fantomatico tesoretto sepolto nel campo santo. la sera in cui motek monta la giostra e la signora unterstab tira fuori dalla cantina vino e cibarie conservate per i festeggiamenti col figlio morto in guerra, è una festa di felicità come da tempo non se ne provava. abbandonate tutte le preoccupazioni si beve, si mangia, si ride e si danza mentre joschi e isa vanno al cimitero a disseppellire ciò che gli garantirebbe una vita decorosa in terra stelle e striscie. il vecchio mattiske, più terra-terra consiglia i due giovani di dirigersi verso colonia dove ha un fratello che gestisce un negozio di elettrodomestici e siccome joschi è bravo potrebbe avere un lavoro garantito. "pace?" dice sprezzante franke al giovane... "questo è un nuovo inizio e saremo noi a decidere cos'è la pace" e difatti i bolscevichi dimostreranno al mondo il valore della loro distorta idea di libertà e pace. probabilmente franke farà anche carriera asservendosi come solo lui dimostra di saper fare. e agli occhi di joschi questo basta per rifuggire quei russi e quella sua terra malandata. ma quando incontrerà una cammionetta u.s.a. lo lasceranno a piedi e si prenderanno la giacca imbottita di gioielli e la ragazza e al ragazzo lasceranno solamente il fiato per urlare loro contro "sporchi maiali". la disillusione è una conseguenza della guerra che forse solo gli anziani sanno fronteggiare adeguatamente. a joschi rimane la giovane età e un probabile futuro.

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