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Interstellar

Regia di Christopher Nolan vedi scheda film

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La recensione su Interstellar

di marco l
6 stelle

Il film ha senza dubbio una confezione sfarzosa e scintillante che il talento visivo di Nolan riesce ad esaltare al massimo, ma che il talento narrativo del medesimo finisce per incasinare in un lunghissimo e sconclusionato racconto che non ha un filo tematico ben definito. Catastrofismo ecologista? Fantascienza spaziale? Dinamiche familiari? Distopia? Utopia? Sentimenti alla buona e Einstein in format da scaffale del supermercato? C'è un po' di tutto questo e poco dello stesso. Si ha insomma l'impressione che certe ottime menti se messe in un contesto di risorse e mezzi quasi illimitati e mi riferisco al regista e non ai protagonisti della storia, finiscano per perdersi in un estenuante e forse per loro appagante esercizio di autoerotismo. Ecco, credo che con un budget più che dimezzato si potesse fare un qualcosa di altrettanto spettacolare, più chiaro e soprattutto più impattante dal punto di vista emotivo. Perché alla fine il duplice rapporto tra genitore e figli, che è la radice su cui si innerva la trama, quello tra il genio dell'astrofisica (un come sempre straordinario Michael Caine) e la figlia scienziata e il tra il pilota contadino e la ben più umile prole, basato anche sulla menzogna perché sincerità cento per cento può ferire noi umani (citazione robotica dal film), esaurisce il proprio impatto su uno spettatore esaurito nel tentativo di non perdere il filo tra soluzione A e soluzione B, terze, quarte e perfino quinte dimensioni, buchi neri e varchi dimensionali e senza neppure un glossario tecnico a portata di mano. A peggiorare il quadro alcune pause musicate in stile Terrence Malick, ma senza il mood di Malick in cui immergerti semicoscientemente. Insomma, questo Interstellar vale la pena vederlo, ma sapendo che forse non soddisferà alcun gusto, se non quello del regista e che sarà un po' come vedere il Solaris di Soderbergh avendo già apprezzato l'originale di Tarkovskij. Filosofia pop corn stavolta con lieto fine, o perlomeno così sembrerebbe.

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