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Jimmy's Hall - Una storia d'amore e libertà

Regia di Ken Loach vedi scheda film

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La recensione su Jimmy's Hall - Una storia d'amore e libertà

di steno79
7 stelle

Stando alle dichiarazioni del regista, "Jimmy's hall" dovrebbe essere l'ultimo film di finzione di Ken Loach (ma può darsi pure che ci ripensi). Qui Loach torna in Irlanda dopo "Il vento che accarezza l'erba" per raccontarci una storia vera poco conosciuta, quella di Jimmy Gralton, un leader comunista irlandese che fu deportato negli Stati Uniti perché la sua attività politica e culturale, che si esplicitava nella gestione di una "hall" con corsi di ballo, arte e letteratura, dava fastidio alle autorità locali e alla Chiesa Cattolica, che vedeva in lui un corruttore dei valori e dei principi morali del popolo irlandese. Avvalendosi di una sceneggiatura del suo fidato collaboratore Paul Laverty, Ken il rosso resta fedele ai suoi temi tipici del conflitto fra l'individuo coraggioso e idealista e l'autorità costituita, gretta e ottusa, ma stavolta il risultato finale è meno appassionante perché il conflitto drammaturgico è posto in termini troppo rigidi e dimostrativi, a prescindere dalla fedeltà ai fatti storici. Al posto dell'esercito britannico di "The wind that shakes the barley", stavolta il ruolo dei cattivi è ricoperto dai preti, in particolare l'anziano padre Sheridan che istiga dal pulpito contro i partecipanti ai festini comunisti, con un'acrimonia che può ricordare quella di un film come "Magdalene" di Peter Mullan. Lo spettatore "cattolico" potrebbe anche sentirsi offeso, mentre quello non ideologizzato potrà almeno riconoscere al regista il coraggio delle proprie convinzioni; sul versante privato della storia Loach azzecca alcune belle scene nei rapporti di Jimmy con l'anziana madre o con Oonagh, una donna già sposata che segretamente lo ama. Smagliante nella veste figurativa e nella rievocazione ambientale, il film è un po' discontinuo e si appesantisce in qualche scena di dibattito che ricorda troppo da vicino quelle del film irlandese del 2006 che vinse la Palma d'Oro a Cannes, ma per il resto conferma il robusto mestiere del regista e la sua proverbiale bravura nel dirigere gli attori, fra cui i poco conosciuti Barry Ward e Simone Kirby nelle parti di Jimmy e Oonagh. Cinema d'impegno politico e sociale che rischia di apparire anacronistico, ma coerente col percorso umano di Loach, sempre eloquente dal punto di vista formale.

Voto 7/10

Simone Kirby, Barry Ward

Jimmy's Hall - Una storia d'amore e libertà (2014): Simone Kirby, Barry Ward

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