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Jimmy's Hall - Una storia d'amore e libertà

Regia di Ken Loach vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Jimmy's Hall - Una storia d'amore e libertà

di hallorann
10 stelle

JIMMY’S HALL è la storia di James Gralton, un uomo libero nell’Irlanda cha dal 1919 al 1921 combatté per l’indipendenza dall’impero britannico, nel ’22 ci fu la guerra civile in cui vinsero forze favorevoli al trattato lasciando strascichi di odio. E’ in questo clima che Jimmy costruì uno spazio dove pensare, parlare, imparare, ascoltare, ridere e ballare. Senza sottostare ai dettami della Chiesa cattolica. Quest’ultima, nella figura di padre Sheridan, vede nella sala di Jimmy un avamposto del peccato, in lui un anticristo, un comunista da abbattere. La Chiesa opprimente che dimenticando gli insegnamenti di Cristo lo usa come aut aut, o Gesù Cristo o Gralton. Colui che seduce presso i bassifondi, i poveri, i disoccupati, i senza terra e dona loro uno spazio dove potersi ritrovare liberamente e attraverso le arti esprimere il potenziale che ciascuno possiede è un ostacolo da abbattere. Costretto all’esilio Gralton va in America e nel ’32, in piena Depressione, ritorna dall’amata madre nella contea di Leitrim. La sala è stata abbandonata, i giovani ne conoscono la fama, padre Sheridan cerca di capirne le intenzioni dialogando con la madre e i ragazzi lo implorano perché dia loro nuova vita al locale per divertirsi senza farsi bastonare da guardie e preti. Jimmy, dopo un’iniziale titubanza, con l’aiuto degli amici tra cui la segretamente amata Oonagh, ricostruisce la sala portandoci il mondo che ha conosciuto e visto. Nuovi balli dall’America, nuovi argomenti di natura politica e vecchie arti illuminano le vite di chi frequenta la Hall di Gralton, il quale forgia così la personalità di attivista e di uomo incorruttibile, non avido e non egoista. Proprio per queste sue qualità i grandi latifondisti, gli ottusi e ultracattolici alla O’Keefe e la Chiesa arrivano a intimidire, fare attentati e infine bruciare la Jimmi’s Hall. Puoi uccidere, puoi incendiare ma non puoi fermare un’idea, un ideale, è come tentare di bloccare un oceano. Gralton verrà nuovamente espulso dall’Irlanda, ma il seme che ha lanciato germoglierà.

Barry Ward

Jimmy's Hall - Una storia d'amore e libertà (2014): Barry Ward

Ancora una volta Ken Loach ci regala un’opera meravigliosa, una storia di gioia e libertà (negate), di liberazione e partecipazione. I ricchi, i latifondisti, la Chiesa chiusa e retrograda non vuole partecipare ma comandare, come dice un personaggio femminile in JIMMY’S HALL. Per fortuna c’è ancora Ken il rosso a ricordarci che cos’era la sinistra, quali valori e ideali la tenevano in piedi, dimenticati da quell’attuale o presunta tale. Ideali e valori contrapposti allo stillicidio del neoliberismo a tutti i costi e dall’austerità fine a se stessa oggi, dal fascismo e dall’oppressione morale, culturale ed economica ieri. Grazie ad un cinema davvero coerente, per nulla banale e retorico, scritto alla perfezione da Paul Laverty, creato con cura e per durare nel tempo, impegno e intrattenimento di alta scuola vanno sempre di pari passo nella filmografia del cineasta inglese. Forse sarà il suo ultimo film (speriamo di no), sta di fatto che ci lascia anche con un valido insegnamento religioso è un sacrilegio avere nel cuore più odio che amore.

Ken Loach

Jimmy's Hall - Una storia d'amore e libertà (2014): Ken Loach

Simone Kirby

Jimmy's Hall - Una storia d'amore e libertà (2014): Simone Kirby

 

 

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