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Arsenico e vecchi merletti

Regia di Frank Capra vedi scheda film

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La recensione su Arsenico e vecchi merletti

di steno79
8 stelle

Un classico della commedia nera, uno dei film più "folli" di Frank Capra, regista solitamente incline all'elogio dei valori umani dei suoi personaggi, mentre qui ricorre ampiamente ad uno "humour" nerissimo ed affilato che contribuisce a dare una visione molto più cinica della società americana. Tratto da una commedia teatrale di grande successo di Joseph Kesselring e sceneggiato dai fratelli Epstein, che scrissero anche il copione di "Casablanca", il film rispetta la struttura teatrale della commedia (unità di tempo e luogo), ma è reso più vivace dall'accorta regia di Capra che gioca sapientemente sul ritmo sfrenato con cui si susseguono gli avvenimenti macabri (sembra che il regista lo considerasse come una sorta di "esercizio di stile" all'interno della sua filmografia). La sceneggiatura è piena di colpi di scena, equivoci e dialoghi scoppiettanti, e ricorda da vicino quella di altre "screwball comedies" degli anni Trenta; tuttavia, devo ammettere che in Capra preferivo più il modello di "sophisticated comedy" rappresentato dal glorioso "Accadde una notte", mentre questo film, pur originale e ben risolto, a tratti tende ad un eccesso di isteria e di bizzarrie assortite che può lasciare un pò sconcertato lo spettatore (anche Cary Grant, solitamente un attore sopraffino nel genere della commedia, qui a tratti tende ad un eccesso di smorfie e contorsioni mimico-verbali che sicuramente è stato voluto da Capra, ma che risulta ugualmente un pò manieristico, meno memorabile di quanto l'attore riuscì ad ottenere nelle migoliori commedie di Howard Hawks o George Cukor in cui apparve). Nel resto del cast, perfette le due vecchiette Josephine Hull e Jean Adair, che ripresero i ruoli già interpretati a Broadway, memorabile il cattivo fratello Jonathan di Raymond Massey (anche se sarebbe stato ancor meglio scritturare Boris Karloff, che interpretò la parte a teatro), simpatico Peter Lorre nel ruolo dell'inetto Dr. Einstein, spiritosa la bionda Priscilla Lane come fidanzata di Grant. Pur risultando in certi momenti un pò troppo chiassoso e non perfettamente padroneggiato, il film dimostra uno spirito meno conformista da parte di Capra, e si rivede comunque con piacere a tanti anni di distanza.
voto 8/10    

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