Regia di David Trueba vedi scheda film
Road-movie esemplare (nel bene e nel male) che in Spagna ha spopolato facendo incetta di premi Goya nel 2013.
Il road-movie è un genere che aiuta, una volta sì e una volta pure, il proprio autore a guadagnar punti nelle classifiche di gradimento. Succede così che il buon David Trueba, praticamente ignorato da tutti dopo il piccolo grande capolavoro “Madrid, 1987” si trasformi in mietitore di Premi Goya nonché rappresentante nazionale nella corsa all'Oscar per questo “La vita è facile ad occhi chiusi”, road-movie, appunto, che vede protagonisti un professore d'inglese appassionato dei Beatles, una giovane incinta e un adolescente scappato di casa. Si viaggia da nord a sud all'interno della Spagna franchista, destinazione Almeria, sede negli anni '60 di innumerevoli produzioni cinematografiche internazionali, come è noto. Qui il Prof sogna di incontrare il suo idolo John Lennon impegnato su uno dei sopracitati set. E il film scorre via rapido, per carità, anche simpatico nella sua linearità quasi esemplare, ma questo è quanto, e mi risulta difficile pensare che un'industria cinematografica viva come quella spagnola abbia considerato questo come il meglio assoluto prodotto nell'intero anno 2013. Da segnalare poi un errore piuttosto grossolano: a fine film una didascalia in sovrimpressione afferma che a partire dal 1966, anno del viaggio di Lennon in Spagna, tutti i LP dei Beatles inclusero i testi delle canzoni. Cosa assolutamente non vera.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta