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Ida

Regia di Pawel Pawlikowski vedi scheda film

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La recensione su Ida

di zombi
8 stelle

ho molto apprezzato il rigore del pudore scelto dal regista per filmare questa storia che ci appartiene universalmente anche senza essere ebrei. il road movie spezzettato, classicissimo, alla ricerca dei genitori della giovane anna, novizia in un convento, prima di prendere definitivamente i voti e separarsi dal mondo. insieme alla zia che non l'ha mai voluta vedere, ex principe del foro, chiamata wanda la sanguinaria per la sua intransigenza nella costruzione della nuova polonia socialista dopo la tragedia immane della seconda guerra mondiale, partono alla ricerca di coloro che hanno conosciuto i genitori della giovane e la sorella della donna. due donne diversissime e nello stesso modo simili e complementari, intransigenti nel loro modo di vedere. in divenire quello della ragazza e disilluso quello della donna. spesso ai confini dell'immagine, i visi e le figure che si muovono in questi strepitosi quadri fissi illuminati da un bianco e nero antico, determinati vanno a sfondamento per cercare e poi trovare le spoglie mortali dei loro cari, per poi seppellirli clandestinamente in terra consacrata. ci sono molti modi per descrivere l'orrore, quello scelto da pawlikowski è tra i miei preferiti. perchè non c'è bisogno di mostrare per provare e sentire. non si è mai fatti i conti abbastanza con la storia e con se stessi. soprattutto coloro che devono fare i conti con i grandi passi della storia. loro malgrado. terribile poi sentirsi talmente vuoti o liberi da non avere altra scelta che gettarsi dalla finestra. la strada, quella che sentiamo di avere davanti a noi, può veramente condurci in ogni dove, e l'ogni dove può purtroppo contemplare anche la morte. ida, con l'intransigenza austera che la contraddistingue, decide quindi di ascoltare la zia e di provare la vita prima di seguire il suo gesù, che come in tante occasioni la zia le diceva,  adorava stare in mezzo alla gente e ai peccatori. è difficile non fare i conti di fronte ad un film come questo. è duro e spietato, perchè mette i crimini di fronte ai criminali, ma purtroppo a farne le spese anche a distanza di anni sono sempre le vittime. meravigliose le attrici e sapiente utilizzo del viso alieno della meravigliosa agata trzebuchowska

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