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Non dico altro

Regia di Nicole Holofcener vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Non dico altro

di laulilla
6 stelle

Benché molti film sugli amori fra uomini e donne di mezz’età rispondano all'esigenza di guadagnare al cinema gli spettatori televisivi anziani, in una società che invecchia, questo ha tuttavia un suo malinconico garbo e si lascia seguire volentieri, grazie ai due eccellenti protagonisti: James Gandolfini, e Julia Louis Dreyfus.

 

I due protagonisti della storia, Albert  ed Eve (rispettivamente James Gandolfini, e Julia Louis Dreyfus), non essendo più giovanissimi, non sono più bellissimi: un po' ciccione lui, smodato nel mangiare; una donna piccoletta con un corpo da bambina lei, che alla bellezza fisica si dedica per professione: è massaggiatrice.

Eve si sposta, col suo lettino pieghevole assai ingombrante, per raggiungere le clienti, di cui spesso diventa amica, ascoltandone le confidenze mentre si dedica ai massaggi che curano e tonificano i loro corpi

Questo era accaduto anche con Marianne (Catherine Keener), la poetessa conosciuta casualmente durante un affollato ricevimento, che da allora si era affidata ai suoi massaggi raccontandole, quasi ossessivamente, le malefatte dell’ex marito da cui aveva divorziato da tempo.

Eve era del tutto ignara che quell’ex marito altri non fosse che Albert, conosciuto nella stessa occasione, col quale aveva avviato da poco una relazione amorosa.

 

Albert non era certamente privo di difetti, come tutti gli esseri umani del resto, ma aveva simpatia da vendere e anche una semplicità affettuosa e cordiale nei modi, ciò che a lei piaceva molto e la stava conquistando.

 

 

Una storia d’amore a quell’età, però, può essere particolarmente fragile, sia perché il peso dei fallimenti sentimentali rende molto prudenti e timorosi di una nuova storia (anche Eve aveva un divorzio alle spalle), sia perché, cadute le illusioni giovanili, il maggiore realismo può spingere a ingrandire impietosamente le cose che non vanno dell’altro.

 

Se poi, ulteriori difetti, non notati in precedenza, vengono ingigantiti dal rancore poco metabolizzato di una ex moglie inviperita, allora la relazione rischia proprio di morire sul nascere.

 

 

 

 

 

 

Questo ci racconta il film, molto esile, con grazia così delicata da sfiorare l'inconsistenza, e anche con un po’ di compassione per i due protagonisti, che a loro modo, magari molto imperfettamente, cercano di affrontare in due la solitudine che li attende negli anni a venire, quando le rispettive figlie se ne saranno andate via definitivamente per vivere la propria vita.

 

 

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Sky lo ha ha riproposto stamane alla nostra attenzione ed è stato piacevole rivedere il grande James Gandolfini al suo ultimo film.

 

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