Regia di Jonathan Liebesman vedi scheda film
A distanza di quasi venticinque anni da Tartarughe Ninja alla Riscossa, tornano i mitici rettili marziali che tanto successo riscossero nella serie cartoon degli anni ottanta.
Sorretto da una massiccia dose di ironia e da apprezzabili effetti speciali, questo prodotto commerciale affidato alla regia di John Liebesman (World Invasion e La Furia dei Titani) riesce a intrattenere solo se si è disposti a staccare il cervello. La regia e il montaggio, infatti, sono buoni, ma il copione è un qualcosa di insostenibile, specie nella seconda parte. Gli sceneggiatori plasmano una New York che richiama, per personaggi (giornalista compresa) e caratteristiche, le metropoli in cui si muovono i super eroi della Marvel e della DC Comics. Del resto, le tartarughe ninja altro non sono che supereroi mutanti, ghiotti di pizza (ai 90 formaggi!?) e addestrati al ninjutsu da un grande ratto trasformatosi in un essere di natura antropomorfa per effetto di un siero somministratogli in laboratorio. Fin qui, nonostante tutto, il film regge ed è divertente, purtroppo nella seconda parte naufraga in una pochezza di contenuti che non rende giustizia al lavoro degli sceneggiatori. Inoltre vi è una lunga sequenza su una parete di una montagna innevata che è da Razzie Award per la sua stupidità fatta di un mix di totale e assoluta inverosimiglianza (tra voli di camion, auto che corrono precedendo slavine e chi più ne ha più ne metta) e per delle movenze da marziani delle tartarughe ninja (più rapidi di vetture lanciate in velocità in discesa). Non a caso il film ha collezionato un totale di cinque nomination ai Razzie Award.
A tratti carino, con una superlativa (sul versante fisico) Megan Fox (vincitrice del Razzie Award), ma anche molto sciocco nei momenti clou. Ottimi gli effetti speciali. Troppo insistiti i combattimenti, tra l'altro con uno Shredder versione samurai. Grosso successo commerciale al botteghino: 484 milioni di dollari di introiti.
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