Regia di Pierre Morel vedi scheda film
In linea con lo "sfavillante" curriculum del regista Morell, portabandiera di una filosofia becera più che spiccia, come si dice dalle mie parti "pane ar pane e vino ar vino" , questo "Gunman" racconta le peripezie di un ex soldato, Jim Terrier, (Sean Penn) che, in seguito ad un operazione commissionata da un organizzazione paramilitare extra governo, si ritrova anni dopo a dover fare i conti con i suoi ex soci. Il problema è che qui si prendono tutti sul serio, altro che "Taken".
Voragini di scrittura ne fanno un prodotto maldestro, debacle di sceneggiatura improponibili ( tutti i siparietti a tre con Bardem/Penn/ Trinca), pessimo lavoro sui caratteri per carità non parliamo di noir .
Colpo di grazia viene dal cast: insopportabile Bardem, male Jasmine Trinca (che riesce nell'impresa di doppiarsi male da sola) , arranca perfino Sean Penn, un uomo una ruga. Sottoutilizzato Idris Elba, l'unico a salvarsi è Mark Rylance insieme al solito Wistone. Ritmo discreto , violenza gratuita. Prodotto che si può tranquillamente bypassare
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