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Joker - Wild Card

Regia di Simon West vedi scheda film

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La recensione su Joker - Wild Card

di mc 5
7 stelle

Lungi da me l'idea di voler magnificare le doti di questo film che in fin dei conti non è questo granchè, tuttavia ci sono delle valutazioni positive che non possono esser taciute. E se mi è permesso divagherò in po' in fase di introduzione. E' la famosa triade dei maschioni nerboruti che è stata riproposta ed esaltata nei "Mercenari", vale a dire Stallone, Schwarzy e Statham. ma qua già io mi fermerei per una breve riflessione. Personalmente, e so di essere in netta minoranza, non ho mai amato molto i primi due ma a parte questo io sono convinto che i due più celebri del trio siano ormai da anni più che bolliti. Tra incapacità a recitare uno e devastazioni botuliniche l'altro, son proprio andati. Assai diverso il discorso per Statham, che io trovo un bravo attore, versatile e solitamente impegnato ad aderire al ruolo. Certo, anche lui continua a fare il "maschione" nei Mercenari del caso, ma quando gli capita tra le mani un copione giusto e un regista bravo, beh, il buon Jason può anche riservarci belle sorprese. E qui voglio sottolineare almeno un paio di film di cui conservo un ricordo molto vivido e piacevole: "Death Race" del 2008 (splendido sci-fi thriller) e "Redemption" del 2013 (appassionata storia del tenero rapporto tra Statham e una suora polacca). Insomma, per dire che Jason non è solo un ammasso di muscoli. Questo film gli dà ampiamente modo di esibirli (i muscoli) dato che l'opera è pienissima di scazzottate e scontri fisici (peraltro coerografati con grande cura). Ma ciò che risalta del film è soprattutto la vena malinconica e dolente del protagonista, Giocatore d'azzardo compulsivo. raddrizzatore di torti, anima dannata che cerca un proprio percorso di redenzione e pacificazione con sè stesso. E bisogna dare merito al regista Simon West di essere mirabilmente riuscito a realizzare credibilmente una intrigante atmosfera "avventurosa" e notturna, in cui si fondono vari elementi (un certo gusto vintage, il fascino di una Las Vegas buia e minacciosa, le anime perse di coloro che sfidano la fortuna al tavolo verde, le gang malavitose senza alcuno scrupolo....e poi un commento sonoro affidato a una manciata di canzoni da leccarsi i baffi tra blues, jazz e rock'n'roll). Storie di vendette, di "punizioni", di odio e di amicizia (simpatica quella tra Statham e un ragazzotto petulante). Vi dirò, non mi dispiacerebbe affatto un "Joker 2", che non potrebbe che iniziare dal "buen retiro" di Jason nel mare della sua amata Corsica. Vediamo il cast. Di Stataham abbiam parlato pure troppo. Da segnalare un gruppo di brave attrici i cui volti ci sono noti: Anne Heche, Sofia Vergara, Hope Davis e poi una bellezza aggressiva straordinaria che porta il nome di Domink Garcia Lorido (nel film è la ragazza che viene picchiata e poi si vendica non diremo come) che ho appurato essere la bellissima figlia nientemeno che di Andy Garcia. E infine la ciliegia sulla torta: un cammeo fantastico di un magistrale Stanley Tucci.
In questa estate cinematograficamente inqualificabile (e infatti per la prima volta certe multisale hanno chiuso per ferie) un film come questo acquisisce una visibilità e una rilevanza che in altri periodi non avrebbe forse mai registrato.

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