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Scandalo a Filadelfia

Regia di George Cukor vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Scandalo a Filadelfia

di giansnow89
7 stelle

Commedia che risente un po' del fardello degli anni nella forma e nei temi, ma pungente e sottile come il primo giorno.

Tracy (Katharine Hepburn), bizzosa e algida esponente dell'alta società di Philadelphia, è una fortezza inespugnabile a qualsivoglia tentativo di conquista maschile. Al suo assalto, si lanciano tre baldi pretendenti che più diversi non si può per classe sociale, personalità e intenzioni. Paradossalmente quello dei tre destinato a sconfitta sicura è proprio il promesso sposo, George (John Howard), un arricchito perbenista e anche un po' imbranato che fin da subito appare palesemente inadeguato a poter schiudere le porte del gelido cuore dell'aristocratica Tracy. E' un uomo buono, retto, di sani principi, ma fatalmente piatto e monodimensionale: il matrimonio molto prossimo con Tracy, che è sfondo e pretesto dell'intero film, è manifestamente una chimera irraggiungibile per lui. L'unico quesito è il come non avrà luogo, non il se non avrà luogo. A tramare contro le esili brame di conquista di George ci pensano lo squattrinato ed onesto fotoreporter che ama autodefinirsi scrittore Macauley (Stewart), e, che strano, l'ex marito Dexter (Grant), tra tutti l'unico di pari classe sociale di Tracy, simpatico filibustiere in cerca di rivalsa. Tracy si porta dentro una colpa che sia il padre sia lo stesso Dexter lo rinfacciano: è una donna fredda, inavvicinabile, bronzea, è dea e insieme sacerdotessa del culto di se stessa. "Tu sei di gran lunga la tua persona preferita", la accuserà con sarcasmo e un pizzico di rimpianto l'ex marito. Del resto, chi può biasimarlo, Tracy non lo ha mai nemmeno fatto entrare nel suo inviolabile tempio, obbligando Dexter a sostituire la sete di lei con la sete di vino e conducendo infine il matrimonio allo sfascio. E' quantomeno curioso che l'alcol disfaccia e l'alcol ricostruisca per sue vie segrete ed imperscrutabili: la sera prima del matrimonio con George, la ragazza si ubriaca e si consegna nelle braccia di Macauley, che, forse per la distanza sociale che li separa, è l'unico a vedere Tracy come una donna, fatta di carne e di sangue, non come un biglietto di ingresso nella società che conta (George) o un'intrigante e capricciosa nobildonna (padre ed ex marito). George assisterà con fastidio e sarà costretto a rinunciare al matrimonio, e Macauley con un guizzo di coraggio chiederà la sua mano per salvaguardare la forma di fronte agli invitati al matrimonio. Tracy, con cortese sussiego, oppone un aristocratico diniego e rispedisce il plebeo Macauley, che è stato solo l'allegro trastullo di una nottata, al proprio posto, al fianco della fotografa Liz. Il suo posto è col suo pari grado Dexter. E' insomma tutto cambiato per non cambiare nulla, Macauley continuerà a dover battagliare per poter sbarcare il lunario, George permarrà nella sua condizione di nouveau riche guardato altezzosamente dall'alto in basso dai salottini bene locali, e Dexter e Tracy torneranno a essere la coppia che erano, ma per quanto tempo, non è dato saperlo. Forse fino al prossimo scandalo a Filadelfia. 

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