La recensione su Contracted

di Atreides

6 stelle

Distruzione totale ed umiliazione a 360 gradi della bellezza. Una ragazza giovane e bella, invidiata da molti priva di equlibrio, bisessuale tornata a vivere da poche settimane con la madre dopo un litigio con la fidanzata Nikki.

L'intro è già in territori di disgusto e repulsione, prime inquadrature, non troppo rivelatorie in cui viene mostrato un simbolo di pericolo biologico e il lettino di un obitoria che trema, abbiamo già visto una cosa del genere, vorremmo non pensarci ma ci pensiamo. Viene ripreso lo scandaloso corto del 1995 Aftermath, il cinema estremo che sdogana a piena potenza anche la necrofilia.

Ad una festa in casa di un'amica la giovane protagonista, ubriaca, conosce il misterioso B.J: uomo di cui neanche ci viene mostrato il volto e ha un rapporto sessuale non protettp con quest'ultimo.

Al pari di It Follows è impossibile non pensare che Contracted sia solo un elaborato spot di sensibilizzazione sulle malattie veneree, ma in It Follow non c'era una vera e propria malattia, ma più una maledizione sovrannaturale. Contracted è invece una versione più patinata ed elaborata (Con molta più trama e tensione drammatica in mezzo) del rivoltante Body Horror canadese del 2012 Thanathomorphose. A differenza di quest'ultimo Contracted ha una protagonista decisamente più reattiva e spaventata da quello che le sta succedendo ma ciò non le impedisce di minimizzare e continuare a dire io sto bene nonostante la nauseabonda metamorfosi in atto. A sua discolpa, possiamo dire che il medico a cui si rivolge è, per forza di cose, disorientato quanto lei. Infatti non sembra il semplice preludio ad una tragedia personale ma lasciamo perdere.

Contracted fa insieme al già citato Thanatomorphose, Bite, Eat, Starry Eyes o anche Spring di un filone di Body Horror tanto poderosi nella realizzazione e nella capacità di disgustare lo spettatore quanto poco fantasiosi in fase di scrittura (Tranne forse Starry Eyes, la cui trama ha comunque carattere da vendere). Cronenberg dovrebbe andare fiero di questi giovani registi che hanno imparato e assorbito alla grande la sua lezione visiva ma in quanto a contenuti la strada deve ancora illuminarsi.

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