Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Esordio cinematografico per Carlo Verdone che trasporta i personaggi da lui interpretati nel programma televisivo "Non stop" sul grande schermo. Siamo a Roma, ed è Ferragosto e seguiamo le vicende di tre personaggi: Enzo, il "bullo", Ruggiero, l' "hippy", e Leo, il "mammone". Metto appositamente le virgolette nelle definizioni, perchè categorizzarli così sarebbe troppo riduttivo. Essi infatti hanno una psicologia complessa e una storia alle spalle non indifferente che vengono fuori nel racconto nei momenti giusti e incasellati in maniera efficiente. Verdone interpreta molto bene tutti e tre i personaggi (ne interpreta anche altri come Don Alfio, il cugino di Ruggiero e il professore, tutti nella casa di Ruggiero), coglie i particolari e li rende assolutamente credibili e divertenti (Enzo tutto impomatato e che si aggiusta sovente il "pacco", le espressioni e le facce di Leo e Ruggiero sono tutte cose rese davvero bene). Personaggi che in realtà lui ha preso dalla sua vita reale: Leo proviene da un'amico d'infanzia di Carlo Verdone, alla storia Stefano Natale (cercatene qualche video, vedrete che è davvero identico nell'imitazione, soprattutto nei tratti caratteristici della parlata) che reciterà tra l'altro nel recente "Grande, grosso e Verdone", il professore e il cugino di Ruggiero si ispirano allo zio che aveva appunto un carattere esasperante e che Verdone riproporrà anche in altri suoi film. Dunque le doti di comico, imitatore e rumorista vengono fuori egregiamente, ad esempio i rumori del treno che vengono fatti da Renato Scarpa che interpeta Sergio, l'amico di Enzo che doveva condividere un viaggio fino a Cracovia per ovvi motivi sessuali sono stati doppiati proprio dallo stesso Verdone. Ciò che più colpisce comunque di questi personaggi alla fine è la loro solitudine e la malinconia che traspare facendoci apparire la loro situazione personale, di vita, e lo sfondo di persone che li circondano, anche loro con una caratterizzazione abbastanza complessa, come una delusione perenne.
La regia non è davvero niente male, del resto il suo produttore che a questo punto direi che lo ha anche aiutato molto nella direzione del film è Sergio Leone e la colonna sonora è di Ennio Morricone, quindi si capisce come alla fine questo film sia un prodotto notevole, un piccolo gioiellino della commedia italiana che vale davvero la pena di vedere.
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