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Maze Runner - Il labirinto

Regia di Wes Ball vedi scheda film

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La recensione su Maze Runner - Il labirinto

di mc 5
4 stelle

Mi sono accostato alla visione con il pregiudizio che riservo ad una categoria che mal sopporto, quel "Young Adult" con cui proprio non mi sento in sintonia. E la visione in questo senso è stata priva di sorprese, anche se devo ammettere che rispetto alla saga di Twilight qui siamo a livelli da Oscar. Ci troviamo piuttosto dalle parti di Hunger Games (altra serie che ho detestato)...insomma c'è un pò più di pretenziosità (ma potrebbe essere un'aggravante). Ma poi fosse solo questione di "young adult" vabbè è il Mercato che decide e se un prodotto "va" a Hollywood si fregano le mani e vai di sequel. No, qui è proprio lo stile del film che non funziona. Precisazione: non posso fare richiami a "Lost" perchè penso di essere l'unico bipede terrestre che non ne ha mai visto nemmeno una puntata. Però ho visto qualche episodio di "Saw" e devo dire che l'incipit mi ha ricordato parecchio le fasi di partenza di quella saga. Ormai quello del tizio che si sveglia senza memoria in circostanze ostili e claustrofobiche è diventato un format più volte visto al cinema. E sta anche cominciando ad apparire scontato. Eppure in questo film è forse la sola cosa che salverei, l'inizio col risveglio da frastornato e l'impatto con la comunità dei ragazzi-prigionieri della Radura funziona egregiamente. Ma dopo che i vari personaggi si sono rivelati e dopo che si sono rapportati col protagonista, quel che segue è un monotono susseguirsi di stanchi e affannati tentativi di fuga. Quasi due ore che a me sono parse interminabili. Con questi tipi con nessuno dei quali sono riuscito ad entrare in qualche empatia. Tutti "caratteri" costruitissimi in sede di sceneggiatura secondo criteri superficiali, da romanzo, appunto. E allora si percepisce chiaramente che "dietro" c'è un "romanzetto". E si intuisce cosa alimenta il successo giovanile della pellicola: oltre alle definizione di personaggi piuttosto artefatti, l'evidente struttura da videogame, con le solite prevedibili prove da superare per accedere al livello successivo. Ma poi la cosa che più mi ha infastidito è l'alone di minaccia e di opprimente claustrofobia. Mi si dirà che "è voluto", e che fa parte della cifra stilistica dell'opera. Okay, ma non mi piace. Il film è buio e opprimente. Ma mentre questo senso di malessere era comprensibile in un horror come "Saw" dove si sfogava in efferati delitti, qui tutto ciò genera solo un infinito senso di tristezza. Ma non malinconia, attenzione, bensì proprio una banale tristezza in sintonia coi gusti terra terra dei giovani consumatori (di romanzetti, di videogame, insomma di consumi pop). A tutto questo aggiungete una orribile colonna sonora,assolutamente tonitruante, con delle percussione pompate e amplificate che producono un effetto ai limiti del disturbante (anche se i ragazzini tutti videogames e nu metal apprezzeranno e diranno "fico!!"). Ma siccome squadra che vince non si cambia, a Hollywood stanno già lavorando al sequel. Solo che stavolta non mi fregano.

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