Espandi menu
cerca
Rocky IV

Regia di Sylvester Stallone vedi scheda film

Recensioni

L'autore

ethan

ethan

Iscritto dal 21 luglio 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 162
  • Post -
  • Recensioni 1602
  • Playlist 7
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Rocky IV

di ethan
4 stelle

Stallone continua con il quarto capitolo del personaggio da lui inventato e portato per la prima volta sullo schermo dalla capaci mani di John G. Avildsen nel 1976.

Ormai siamo negli anni Ottanta e Sly dà al suo pugile dal 'cuore d'oro' dei connotati politici, costruendo uno schematico e manicheistico duello tra superpotenze, con Rocky a rappresentare l'America della gente comune e Ivan 'Ti spiezzo in due' Drago (Dolph Lundgren, attore dal gran fisico ma davvero poco dotato a livello espressivo), un ipertrofico guerriero 'senza macchia e senza paura' a simbolo dell'Impero del Male, cioè l'Unione Sovietica, in realtà a pochi anni dalla sua dissoluzione.

Non si può dire che Stallone non conosca gli elementi squisitamente filmici come il montaggio e le tecniche di ripresa, l'uso delle location e delle musiche ma purtroppo è carente di senso della misura, costruzione del profilo psicologico dei personaggi e della trama.

Tutto ciò dà luogo a un fumettone ben ritmato, sottolineato da musiche azzeccate ma infarcito di numerose cadute nel ridicolo: il montaggio parallelo degli allenamenti dei due pugili ne è un esempio lampante, con Ivan Drago da una parte, con allenamenti altamente tecnologizzati e Rocky dall'altra che, liberatosi dalle guardie che lo seguono incessantemente, arriva sulla vetta di una montagna; mi ha ricordato Mike Bongiorno in una nota pubblicità degli anni '70.

L'apoteosi del comico (e della retorica) si ha nell'incontro finale dove i due pugili incassano pugni che metterebbero K.O. un elefante, poi il pubblico sovietico (sigh) inizia a parteggiare per 'il nostro' che, sulle ali dell'entusiasmo, trionfa, condendo il tutto con un pistolotto pacifista.

Ai tempi fu accolto malamente ma a distanza di anni è stato in parte rivalutato: a mio avviso, oggi come allora, è un film di disarmante mediocrità.

Voto: 4.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati