Regia di Paul Verhoeven vedi scheda film
Dopo essere stato ferito a morte da un gruppo di malfattori, il poliziotto Alex Murphy si trova trasformato in un cyborg programmato per mantenere l'ordine pubblico. Malgrado ciò, la sua parte umana - tormentata dai ricordi dell'aggressione subita - non tarderà a risvegliarsi.
RoboCop racconta una realtà distopica dove i robot - in parte umani o semplicemente macchine - sono deputati a svolgere lavori complessi. Ma gli inconvenienti sono ancora troppi: questi robot sono come giocattoli pericolosi in mano a dei bambini. Il mondo, inoltre, è quello di sempre: regna la cupidigia e il desiderio di arricchirsi, a dispetto di qualunque etica o schema morale. Al di là delle disamine che tira in ballo, RoboCop è un film d'azione ben congegnato e coinvolgente, condito anche da scene crude, al limite dell'horror. Al netto di uno schema usuale che vede la classica contrapposizione buoni-cattivi, la pellicola a rivederla oggi tiene sia per il plot sia per le riflessioni sul rapporto uomo-macchia a cui accennavamo sopra.
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