Regia di Ritesh Batra vedi scheda film
Se per (la mamma di) Forrest Gump la vita era una scatola di cioccolatini, al protagonista di questa semiromantica commedia lievemente speziata basta una gamella scomponibile – erroneamente recapitatagli a pranzo – per cambiare la grigia esistenza di impiegato contabile, prossimo alla pensione (dopo 35 anni di onorato servizio). Le squisite pietanze cucinate da una moglie che cerca di salvare il proprio matrimonio finiscono per sbaglio col nutrire un sopito desiderio di vita. Entrambe persone sole (egli è vedovo, lei una madre con figlia piccola e marito di fatto assente), attraverso il cibo riescono a instaurare una sorta di comunicazione emotiva scambiandosi semplici e cortesi biglietti, dove raccontarsi a vicenda: chiarito l’equivoco causato da un gustoso porta-pranzo nel suo errare (meraviglioso, ambiguo verbo), anziché rimanere sul proprio binario scelgono questa coincidenza non prevista (serendipità), con cui viaggiare insieme ciecamente e che ha toccato il (loro) corpo con la mente. Almeno un po’.
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