Regia di Michio Yamamoto vedi scheda film
Conosciuto anche col titolo alternativo di La rosa che succhia il sangue (da un particolare che caratterizza il dissanguamento delle vittime), il film chiude una originale, eccentrica e derivativa trilogia sul vampirismo che ha coinvolto il regista nipponico Michio Yamamoto (dopo Vampire Doll - 1970 e Il sangue di Dracula - 1971).
Tutto ha inizio, o in realtà ricomincia quando un nuovo zelante professore di una scuola femminile giapponese posta in una località isolata di montagna, scopre la storia segreta legata al passato oscuro che ha contraddistinto il severo preside che gestisce l'istituto.
Nel tentativo di integrarsi con le sue nuove alunne, il docente cerca di addentrarsi nel mistero che affligge la scuola e che inizia a mietere vittime tra le alunne, trovate morte dissanguato o trasformati a loro volta in vampire. Dracula non si vede, o meglio si intravede in qualità di pellegrino esume che giunse dall'estero Europa per infettare il Giappone.
Il film è girato piuttosto bene e si rivela, almeno a tratti, inquietante sia per la scelta delle originali location, sia per la svolta esoterica verso cui la narrazione confluisce.
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