Regia di Gianni Amelio vedi scheda film
Nonostante le buone intenzioni, “L'intrepido” resta uno dei titoli meno riusciti della carriera di uno dei più importanti cineasti italiani contemporanei. Straordinaria comunque l'interpretazione di Antonio Albanese.
Gianni Amelio è uno dei miei registi preferiti, e non mi riferisco soltanto al cinema italiano contemporaneo. Il modo unico, delicato, mai urlato con cui ha messo in scena drammi di straziante intensità lo rendono per me un Maestro con la M maiuscola. Con “L'intrepido” sembra aver voluto virare verso quei toni da commedia drammatica (o dramma comico) alla Chaplin verso cui alcune scene del film rappresentano veri e propri omaggi (si pensi a quella con Antonio che lavora solo nell'enorme tintoria industriale). Il risultato è secondo me un film sì gradevole ma che lascia un po' il tempo che trova, cosa assolutamente inusuale per un suo lavoro, e i cui maggiori pregi sono la fotografia di Luca Bigazzi e l'interpretazione di un grandissimo Antonio Albanese.
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