Regia di Robert Zemeckis vedi scheda film
Una delle più fortunate saghe degli anni '80 si conclude con un episodio sicuramente inferiore ai primi due, ma comunque divertente e con il solito giusto mix tra azione e gusto del paradosso
Una delle più fortunate saghe degli anni '80 si conclude con un episodio abbastanza ripetitivo e con pochi veri spunti interessanti, ma comunque con il solito azzeccato mix di azione, divertimento e gusto del paradosso che avevano caratterizzato anche i due precedenti film. Catapultato in pieno Far West nell'Ottocento, Marty dovrà questa volta salvare Doc da una fine ingloriosa e, al tempo stesso, avrà l'opportunità di conoscere i suoi avi. Le sequenze con la mitica De Lorean sono sempre avvincenti, così come i tentativi da parte dei due di farla accellerare senza avere a disposizione la benzina (che, ovviamente, non era stata ancora inventata). Un pò più prevedibile e sdolcinata invece la parte della love story tra Doc e la maestrina Clara, con tanto di rocambolesco viaggio nel futuro a bordo di una locomotiva (e chissà se Zemeckis non avesse negli occhi la scena finale di "Non ci resta che piangere", con Leonardo da Vinci a bordo di una neo-inventata locomotiva a vapore...).
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta